È molto confidenziale il racconto di questo “Confidenziale”, per narrare un vissuto che ha reso la memoria presente in ciascuno di quel centinaio di quei primi “mai assenti” e con il cuore e il pensiero sempre presente in quel tempo (bisticcio di parole). (Nella foto Vincenzo, Marina, Luciana, Roberta, Stefano, Giuseppe e il “ragazzo”).
50 anni del CSRB: Buon anniversario da quei primi “ragazzi”
BUCCINASCO – Correva l’anno 1975 quando un “ragazzo appena tornato dal militare” iniziava una storia – per la cronaca, richiesta da don Stefano Bianchi, l’allora eroico parroco di Romano Banco. Parlando a quel “ragazzo” gli disse: “In oratorio non vengono più i ragazzi… Perché non fai una squadra di calcio? Le magliette le pago io”.
Così lui ha continuato a fare il parroco e il “ragazzo” l’ha preso sul serio, e con tutto il suo orgoglio ha iniziato a cercare aiuto… Ci voleva una compagnia ideale e si è messo a cercare nei volti dei presenti… mamma mia, l’incontro con un altro “ragazzo”, un effervescente Giuseppe Pozzato è stato un dono di Dio: amava la pallavolo ma ancor di più cercava degli amici… “Allora cosa facciamo?” domandò a Giuseppe il “ragazzo” fresco di militare appena concluso. “Ci sto!” rispose deciso Giuseppe.
Così alla festa del paese, in quel settembre 1975 nacque la prima idea (come nacque un’opera). Fu di Giuseppe l’idea di raccogliere le prime iscrizioni regalando a ciascuno un palloncino riempito con l’elio (due bombole che lo stesso Giuseppe aveva procurato), targato CSRB, Centro Sportivo Romano Banco.
Quanta emozione quando abbiamo tirato le somme a fine festa: circa 160 ragazzi si erano iscritti all’avventura della prima squadra di calcio, del gruppo di atletica e di pallavolo… Ma cosa ne sarebbe stato di quel “ragazzo” e di Giuseppe Pozzato senza il coinvolgimento dei ragazzi più grandi che avevano aderito all’iniziativa per cui abbiamo chiesto di aiutarci…
Una stanza sopra il garage del parroco
Il nostro Parroco, entusiasta del risultato, invece che la magliette ci ha messo a disposizione una stanza sopra il suo garage. Una stanza che aveva funzione di magazzino della carta. Un magazzino strapieno ma pieno di quella gioia dei primi “altri ragazzi”, pronti a svuotarlo, a imbiancarlo, che sentivano il profumo di una stupenda compagnia nascente.
Quella prima appassionata segreteria con Roberta Malvasi, Marina Rosso, Alberto Camerati… e con un don Agostino Saccani (coadiutore del parroco) che era partecipe dell’associazione nascente CSRB, come assistente spirituale…
Una bellissima storia che il “ragazzo” ha seguito in tutto il percorso degli anni a venire con un altro “ragazzo”, Mario Arrigoni, un grande e incredibile presidente dal volto umano. Gli anni a seguire sono stati molto importanti e davvero una grazia di Dio, il “fondatore del tutto” che Ci ha reso “partecipi in tanti”.
Buon anniversario e forza CSRB!
“Il ragazzo, insieme a quei bravi ragazzi”
Un racconto a cura di Renato Caporale