Addio a Philippe Daverio: quella volta in cui ad Arcore aveva “ripensato” Villa Borromeo

Si è spento nella notte all’Istituto dei Tumori di Milano. Aveva 70 anni.

Addio a Philippe Daverio: quella volta in cui ad Arcore aveva “ripensato” Villa Borromeo
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Addio a Philippe Daverio: quella volta in cui ad Arcore aveva “ripensato” Villa Borromeo.

Addio a Philippe Daverio: quella volta in cui ad Arcore aveva “ripensato” Villa Borromeo

Si è spento nella notte all’Istituto dei Tumori di Milano.

Addio a Philippe Daverio

MILANO - È morto questa notte all’istituto dei Tumori di Milano lo storico dell’arte Philippe Daverio. A renderlo noto è stata la regista e direttrice del Franco Parenti, Andree Ruth Shammah.

Daverio, due anni fa fece tappa anche in Brianza, ad Arcore, in occasione del suo spettacolo al teatro «Nuovo», intitolato «Energia per la vita». Nel corso della giornata trovò spazio anche per visitare Villa Borromeo e snocciolò alcune idee molto interessanti per valorizzarla al meglio dopo il suo restauro.

Daverio in breve

Daverio aveva 70 anni. Nato nel 1949 a Mulhouse, in Alsazia, si era trasferito a Milano nel 1968, qui frequentò Economia e Commercio all’Università Bocconi ma non prese mai la laurea. Nel 1975 inizia invece la sua lunga e nota esperienza nel mondo dell’arte, con l’apertura della sua prima galleria in centro a Milano. Da allora Daverio è stato , oltre che storico dell’arte, anche docente, saggista, personaggio televisivo e politico: è stato infatti, dal 1993 al 1997, nella giunta Formentini del comune di Milano, dove ha ricoperto l’incarico di assessore con le deleghe alla Cultura, al Tempo Libero, all’Educazione e alle Relazioni Internazionali.

Il messaggio dell’assessore

In questi minuti anche l’assessore alla Cultura di Arcore, Paola Palma, che aveva conosciuto Daverio personalmente, ha voluto ricordarlo sul suo profilo Facebook: “Un grande uomo di cultura, che con passione e professionalità ci appassionava ogni giorno. Felice di averti ospitato ad Arcore e di aver respirato cultura con te! Ciao grande!”

Il pensiero di Beppe Sala

Con Philippe Daverio scompare uno dei grandi protagonisti della vita culturale di Milano degli ultimi decenni. Daverio è stato un innamorato di Milano cui ha sempre dato la forza della sua originalità e della sua competenza, dal Comune alla Scala fino al Museo del Duomo e a Brera. L’ho visto all’opera in tanti frangenti, non sempre ho condiviso le sue posizioni, ma mi ha sempre colpito la sua libertà di pensiero. Soprattutto Milano e l’Italia devono allo spirito internazionale e alla capacità comunicativa di Philippe la sua lotta in difesa del bello e dell’arte del nostro paese di cui fu un instancabile e geniale divulgatore.
Grazie, Philippe, and “save Italy”!

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