CONFCOMMERCIO CORSICHESE

Acquisti di Natale, calo del 20% sulle vendite per i piccoli commercianti del corsichese

“La voglia della gente di aiutare a tenere vivi i negozi sotto casa è stata forte – spiega Francesco Morelli, segretario Confcommercio corsichese –, ma purtroppo non è bastato a risollevare un settore in profonda crisi.

Acquisti di Natale, calo del 20% sulle vendite per i piccoli commercianti del corsichese
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Acquisti di Natale, calo del 20% sulle vendite per i piccoli commercianti del corsichese.

Acquisti di Natale, calo del 20% sulle vendite per i piccoli commercianti del corsichese

CORSICO – Grande impegno dei commercianti in questo periodo di feste. In tanti si sono rimboccati le maniche nonostante lo sconforto dei mesi trascorsi chiusi, sotto la ghigliottina della crisi. Gli acquisti di Natale hanno rappresentato per molti una speranza, almeno di risollevare le sorti di un settore, quello del piccolo commercio, fortemente penalizzato dall’emergenza covid.

Bene la campagna ‘Compra nel tuo comune’ ma la fine del 2020 ha visto un calo delle vendite

A dicembre, infatti, si concentra quasi il 25% di tutto il fatturato annuale, ma la fine del 2020 ha visto un calo delle vendite intorno al 20%. “La nostra campagna ‘Compra nel tuo comune’ fatta in sinergia con amministrazioni e commercianti di Assago, Buccinasco, Cesano Boscone, Corsico e Trezzano a sostegno del piccolo commercio e dei negozi sotto casa, ha fatto la sua parte, fermo restando il contesto di emergenza sanitaria che ha limitato gli spostamenti – spiega Francesco Morelli, segretario Confcommercio corsichese –. L'andamento degli acquisti natalizi, come era nelle previsioni, è in netto calo rispetto agli anni scorsi, si stima 20% in meno”.

Il commento del segretario Confcommercio corsichese Morelli

Bisogna comunque sottolineare che i consumatori hanno pensato alla sopravvivenza delle piccole botteghe, spesso preferendo fare acquisti nel negozietto sotto casa rispetto al grande centro commerciale. “La voglia della gente di aiutare a tenere vivi i negozi sotto casa e gli esercizi delle nostre località è stata forte – ancora Morelli –, ma è chiaro che non è bastato a risollevare un settore in profonda crisi: è mancato quest'anno quel consueto clima del giro natalizio in cerca di regali, una tradizione stoppata dal covid”.

I prodotti più venduti sono stati i giocattoli

Nel dettaglio, stando ai primi dati e tendenze raccolte tra i comparti merceologici, i prodotti più venduti sono stati i giocattoli, “regalo irrinunciabile per famiglie e bambini – precisa Morelli –. Stesso discorso per il settore alimentare, legato soprattutto alle produzioni enogastronomiche locali e del territorio che hanno caratterizzato le tavole di Natale e di Capodanno. Alti e bassi per abbigliamento, calzature, accessori e pelletteria. Trend non confortante per i prodotti elettronici e tecnologici, che invece negli ultimi anni avevano trainato molti degli acquisti natalizi”.

Grande sforzo dei negozianti nel periodo di feste

Nota di merito per i commercianti “che hanno fatto un grande sforzo per garantire belle vetrine e un’atmosfera natalizia degna di questo nome – racconta il segretario della sezione locale di Confcommercio –. Ora bisogna mettere mano, con il forte supporto delle istituzioni, a provvedimenti e strumenti che possano in primis assicurare la sopravvivenza di tanti negozi, così come ragionare a un rilancio del settore capace di recuperare lustro e, soprattutto, posti di lavoro, altrimenti sarà un disastro. Si respira un'aria di forte preoccupazione per questo 2021 – conclude Morelli –, anche perché le conseguenze della crisi economica legata alla pandemia si faranno ancora sentire pesatamente nei prossimi mesi. E resistere diventa sempre più dura”.

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