A Trezzano la lettura dei nomi delle 1055 vittime di mafia. "Combattere la criminalità organizzata deve essere impegno quotidiano"
Un nome alla volta, sono stati ricordati tutti in piazza Falcone a Trezzano, con tanta emozione per chi leggeva e per chi ascoltava.
Erano davvero tantissimi i giovani presenti alla lettura dei nomi delle 1055 vittime che hanno anche realizzato cartelli e striscioni in ricordo di chi è morto per mano mafiosa. Un nome alla volta, sono stati ricordati tutti in piazza Falcone a Trezzano, con tanta emozione per chi leggeva e per chi ascoltava.
Presenti tutte le realtà antimafia del territorio
TREZZANO SUL NAVIGLIO – La lettura dei nomi delle vittime di mafia questa volta ha assunto un significato diverso. Per due motivi: la presenza, per la prima volta sul territorio, di tanti studenti, alunni, ragazzi. Il secondo: l’organizzazione dell’evento che ha radunato tutte le realtà antimafia del territorio e quindici comuni in piazza Falcone a Trezzano.
Gli organizzatori dell'evento a Trezzano
L’evento è stato organizzato dal presidio di Libera Sud Ovest Milano “Angelo Vassallo”, in sinergia con Avviso Pubblico, Una casa anche per te e i DescargaLab, mentre la cerimonia solenne è stata curata dall’Associazione nazionale carabinieri sezione Salvatore Nuvoletta e dalla Protezione civile trezzanese.
Tantissimi giovani per la lettura delle 1055 vittime
I nomi delle 1055 vittime sono stati letti prima di tutto dai giovani, dagli studenti che hanno realizzato anche cartelli e striscioni in ricordo di chi è morto per mano mafiosa. A iniziare il lunghissimo elenco, è stata l’undicenne Sofia Summo, sindaco del Consiglio comunale dei ragazzi, accanto al suo collega Fabio Bottero di Trezzano. Poi, un nome alla volta, sono stati ricordati tutti, emozionando chi leggeva e chi ascoltava.
Il sindaco Bottero ha ringraziato i tanti presenti
“L’importanza del ricordo e dell’impegno deve essere quotidiana, non solo in occasioni come questa”, ha sottolineato il sindaco Fabio Bottero, referente di Avviso Pubblico, ringraziando i tanti presenti, le forze dell’ordine, i rappresentanti delle associazioni, i volontari e tutti coloro che lottano, ognuno facendo la propria parte, contro le mafie.
Gli interventi della serata
Il concetto di fare rete è stato sottolineato dagli interventi di Simone Negri, consigliere di Città metropolitana con delega alla Legalità e sindaco di Cesano Boscone, del senatore Franco Mirabelli, di don Massimo Mapelli di Libera Masseria e Giovanni Gaiera di Libera Sud Ovest. “Questi territori sono colonizzati dalla ‘ndrangheta - hanno evidenziato -, il nostro impegno deve essere memoria di chi è morto, testimonianza dei loro valori, ricordo dei sentimenti ma soprattutto volontà di fare ciascuno la propria parte”.