Polvere nelle aule, la preside: "Non ho mai chiesto al sindaco di chiudere la scuola"

Caterina Romanello: "Ieri la struttura era ancora un cantiere. Nonostante l’impegno del personale scolastico"

Polvere nelle aule, la preside: "Non ho mai chiesto al sindaco di chiudere la scuola"
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Polvere nelle aule, la preside: "Non ho mai chiesto al sindaco di chiudere la scuola".

Polvere nelle aule, la preside: "Non ho mai chiesto al sindaco di chiudere la scuola"

BUCCINASCO – “Non è vero che la scuola era inagibile. Non è vero che ho chiesto al sindaco di chiudere la scuola, ho chiesto solo all’assessore Arboit di affiancare al personale ATA alcuni lavoratori dell’impresa di pulizia comunale per completare il lavoro perché è stato approssimativo”. A chiarire la vicenda delle aule trovate impolverate a causa dei lavori di rifacimento al tetto della scuola, Antonella Lacapra, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Padre Pino Puglisi, che è intervenuta per rispondere alle considerazioni affidate ai social della consigliera Caterina Romanello (lista civica BucciRinasco).

Le considerazioni della consigliera Romanello

La consigliera di opposizione ha dichiarato che la scuola Fagnana era “inagibile. Ieri la struttura era ancora un cantiere. Nonostante l’impegno del personale scolastico, ovunque polvere e calcinacci, banchi accatastati, cattedre spostate. La situazione di inagibilità era tale da costringere la dirigente a richiedere al sindaco la chiusura della scuola, richiesta non accolta. I professori con i ragazzi hanno dovuto arrangiarsi a recuperare banchi e cattedre, gessetti, pc, il tutto respirando polvere. Ieri sera una ragazzina è dovuta andare al pronto soccorso per dermatite ed eruzioni cutanee dovute al contatto prolungato con le polveri di cantiere e stamattina già tre ragazzi sono stati ritirati dai genitori per problemi simili”.

La replica della dirigente scolastica e del comune

La dirigente replica che “la scuola non era inagibile e non ho chiesto al sindaco di chiudere la scuola”. Sulla questione interviene anche il Comune che ricostruisce le fasi degli interventi: “Mentre i lavori di manutenzione del tetto proseguono e termineranno a fine giugno, durante le vacanze di Pasqua una seconda azienda è intervenuta all’interno della scuola di via Tiziano. Oggetto di questo secondo intervento, i soffitti di molte aule e di alcuni corridoi che presentavano problemi di deterioramento e di distacco dell’intonaco. Al termine dei lavori, nella giornata di domenica sono state eseguite le pulizie per garantire la possibilità di fare scuola già nella mattinata di lunedì 29 aprile”. E sulle contestazioni della consigliera: “Nella giornata di lunedì una parte dell’opposizione ha aperto una polemica sulle pulizie eseguite domenica denunciando una situazione disastrosa, proponendo l’immagine di una scuola talmente sporca da essere inagibile: una rappresentazione teatrale, molto lontana dalla realtà”, aggiugono dal Comune.

David Arboit: "La scuola era evidentemente agibile anche se non perfettamente pulita"

“Domenica pomeriggio tra le ore 17 e le ore 18 – spiega il vicesindaco David Arboit, assessore ai Lavori Pubblici e Istruzione – sono passato in tutta la scuola e in tutte le classi, una per una. Ho trovato qua e là spazi che erano stati puliti frettolosamente. Sono stato in cantiere due volte al giorno, una al mattino e una al pomeriggio, tutti i giorni, per tutto il periodo di chiusura della scuola. Rispetto alla grande quantità di lavoro fatto dagli operai e alla relativa grande quantità di sporco mi pare che chi ha pulito tutto sommato abbia fatto un buon lavoro. Perché tutto sia pulito alla perfezione abbiamo previsto un secondo passaggio che si svolgerà a partire dal pomeriggio di oggi. Insomma la scuola era evidentemente agibile anche se non perfettamente pulita, come logico che fosse dopo il lavoro di cantiere”.

FG

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