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Poliziotto accoltellato gravemente a Lambrate: le sue condizioni e le reazioni della politica

Sono tante le parole di solidarietà e vicinanza per il vice ispettore capo Christian di Martino accoltellato la notte scorsa alla stazione di Lambrate

Poliziotto accoltellato gravemente a Lambrate: le sue condizioni e le reazioni della politica
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Cercava di bloccare un marocchino di 37 anni che stava lanciando sassi contro i treni in stazione colpendo anche una donna quando il poliziotto è stato accoltellato tre volte alla schiena. Dopo l'arrivo dei colleghi in rinforzo, l'aggressore è stato arrestato e portato a San Vittore mentre il poliziotto è stato portato al Niguarda in codice rosso dove ha subito una delicata operazione.

L'aggressore in banca dati ha diversi alias e numerosi precedenti

MILANO - Il 37enne marocchino che ha accoltellato il vice ispettore di Polizia di Stato Christian di Martino è presente nella banca dati con numerosi alias e ha numerosi precedenti per rapina aggravata, furto, lesioni personali e sequestro di persona.

Inoltre è stato condannato per reati in materia di stupefacenti e contro il patrimonio per i quali, dal 2013 al 2020, è stato più volte detenuto presso la Casa Circondariale Salvia di Poggioreale a Napoli e presso la Casa Circondariale Campanello di Ariano Irpino, in provincia di Avellino. L'ultima denuncia lo scorso 5 maggio per resistenza a pubblico ufficiale alla Stazione di Bologna.

Il 37enne è stato fotosegnalato per la prima volta in Italia come marocchino, il 18 dicembre 2002 a Napoli e, sin da allora, si è trattenuto sul territorio nazionale in condizione di irregolarità.

Due provvedimenti di espulsione dal Prefetto di Napoli

A suo carico, il Prefetto di Napoli ha adottato due provvedimenti di espulsione rispettivamente nel 2004 e nel 2012; provvedimento di espulsione, inoltre, è stato emesso, nei suoi confronti, dal Prefetto di Avellino, a luglio 2023 quando, considerata l’indisponibilità di posti nel Cpr, è stata data esecuzione mediante Ordine del Questore di Avellino a lasciare il territorio nazionale entro sette giorni.

Durante la sua permanenza in Italia, il 37enne è stato rintracciato e controllato per lo più sul territorio della Campania ma la sua presenza non è mai stata segnala a Milano. L’Ufficio Immigrazione della Questura di Avellino ha attivato, nel 2021, le procedure di identificazione presso il consolato marocchino, con esito negativo, in quanto la richiesta non ha avuto riscontri dall’Autorità diplomatica del paese.

Le condizioni dell'agente ferito: operato per 4 ore

Christian Di Martino, il vice ispettore ferito questa notte a coltellate attualmente é in condizioni gravi in terapia intensiva dove potrà ricevere le visite dei soli familiari. Le ferite hanno lesionato in diversi punti sia gli organi interni e sia i grandi vasi del torace e dell’addome e i chirurghi lo hanno sottoposto a diversi interventi, per circa quattro ore per intervenire sugli organi lesionati e sono state effettuate molte trasfusioni.

Lo riferisce la Polizia di Stato che ringrazia l'ospedale Niguarda e l'equipe medica che "con elevata professionalità, ha assicurato le migliori cure intervenendo tempestivamente per salvare la vita al vice Ispettore".

Le reazioni dalla politica milanese

SAP: "risultato dell'odio verso le divise"

Massimiliano Pirola, segretario provinciale del SAP Sindacato Autonomo di Polizia, esprime "vicinanza al collega coinvolto e a tutti gli uomini e le donne in divisa" e assicura che "non lasceremo nulla di intentato e pensiamo che il messaggio alle istituzioni sia molto chiaro.

I fatti accaduti alla stazione di Lambrate evidenziano quanto sia grave la situazione attuale - continua il sindacalista - è la risultante di una politica di odio nei confronti della divisa, i colleghi ogni giorno vengono continuamente esposti a rischi diventati ormai insostenibili. Uomini e donne in divisa che quotidianamente devono contrastare non solo la microcriminalità ordinaria bensì soggetti che entrando nel nostro paese in maniera clandestina, quindi rei all'origine, pensano di delinquere liberamente grazie al forte senso d'impunità che da ormai molto tempo serpeggia nelle nostre città.

Non possiamo più permettere che la vita dei nostri colleghi sia messa in pericolo per mancanza di provvedimenti coercitivi e di espulsione nei confronti di soggetti pericolosi", aggiunge, "e, soprattutto, senza avere titolo di soggiorno e con precedenti di polizia, serve certezza della pena e non garanzie di libertà. I nostri uomini vanno tutelati e non lasciati alla mercé dei delinquenti".

Salvini: "Sia spedito al suo Paese al più presto"

"Un delinquente che merita di essere rispedito al suo Paese al più presto. Tutta la mia vicinanza al vice ispettore di Polizia che lotta per la propria vita, ai suoi famigliari e ai suoi colleghi", scrive così sui social il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini commentando l'aggressione di questa notte.

Bertolaso visita il poliziotto in ospedale

L'assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso si è recato questa mattina all'ospedale Niguarda di Milano dopo aver appreso la notizia dell'aggressione al vice ispettore della Polizia di Stato. L'assessore - fa sapere la Regione - ha fatto visita al poliziotto e, a nome del presidente e dell'intera giunta, ha ringraziato tutto il personale che "prontamente e con altissima professionalità" ha prestato le cure all'agente.

Majorino (PD): "Serve intesa bipartisan sulla sicurezza"

“Voglio esprimere la mia e nostra solidarietà e vicinanza all’agente Christian Di Martino e a chi, con lui, vive ore di rabbia e di angoscia. Fatti come questi non devono accadere. Da mesi diciamo che serve una grande intesa bipartisan sulla sicurezza tra tutte le istituzioni. Per questo mchiediamo alla destra di votare martedì prossimo in Consiglio regionale la mozione presentata dal nostro consigliere Gian Mario Fragomeli, che chiede di cancellare i tagli operati sulla sicurezza con il bilancio regionale di previsione 2024, di stanziare nuove risorse per sostenere i progetti di sicurezza urbana, di insistere con il Governo per aumentare gli agenti di polizia in tutta Italia e quindi anche in Lombardia e tanto altro. La sicurezza va costruita con fatti concreti e con un salto di qualità da parte della politica che deve ascoltare le parole di personalità come il Questore di Milano”, lo dichiara il capogruppo del Pd in Consiglio regionale della Lombardia Pierfrancesco Majorino.

Il sindaco Sala: "Il governo non ha fatto il suo dovere, c'era l'espulsione"

Anche il sindaco Giuseppe Sala commenta l'episodio di stamattina e punta il dito contro il governo: "Il nostro Governo, visto che qualche esponente dei partiti di maggioranza butta la croce addosso a Milano e a me, faccia un esame di coscienza e si chieda perché non fa il proprio dovere":  L'uomo aveva già un provvedimento di espulsione.

"È un problema di sicurezza - ha continuato Sala - però vediamo questo caso nella sua dinamica e nella sua storia. La persona che ha colpito era stata fermata qualche giorno fa su un treno con una lama, eppure era in giro. Aveva ricevuto un provvedimento di espulsione da tempo firmato dal prefetto di Avellino ed era ancora in Italia. Io penso che i delinquenti acclarati devono essere rimpatriati però intendiamoci, il punto è chi fa che cosa".

"Se c’è un provvedimento di espulsione il dovere è eseguirlo. Altrimenti chi ci rimette sono le forze dell’ordine o i cittadini. Quindi in questo caso la responsabilità è chiara di chi è. Però questo non è un caso isolato qui ormai l’idea è che tanto non succede nulla e che tanto si può delinquere. Quindi ci deve essere certezza della pena e chi sbaglia deve pagare. Altrimenti sono sempre le città e i cittadini a pagarne le conseguenze e non va bene", ha detto il sindaco commentado le critiche mosse dal centrodestra all'amministrazione comunale dopo l'accoltellamento

Sul numero delle forze dell'ordine in città

"Il numero delle forze dell'ordine a Milano, quanti sono, non si sa mai perché diciamo la verità se qualcuno mi chiede quanti sono gli uomini e le donne" della polizia locale "che lavorano su Milano, io lo so dire" ma "quando si parla di altre forze dell'ordine non si sa", ha aggiunto Sala a chi gli domandava se ci sia un'interlocuzione con il ministro Piantedosi sul numero delle forze dell'ordine da indirizzare alla città.

"Si parla genericamente di area metropolitana e di Lombardia - ha continuato Sala - Mi piacerebbe a questo punto veramente saperlo. Non ho nulla contro l'operato di Piantedosi, gli do il merito di aver posto attenzione alla città di Milano quindi non è un tema personale con Piantedosi. Però non è pensabile che se mi chiedete 'ma sono arrivate più persone?' Non lo so. Il mio punto oggi non è tanto sulla gestione della sicurezza ma tanto sulla prevenzione che passa attraverso il fatto che chi delinque deve stare in carcere".

Fontana: "Ennesimo grave episodio"

“Sono in continuo contatto con l’Ospedale Niguarda dove il vice ispettore Christian Di Martino ha ricevuto una lunga e delicata operazione, a causa delle gravi ferite riportate dopo essere stato accoltellato la scorsa notte da un uomo di origini marocchine alla stazione di Lambrate. L’ennesimo grave e inaccettabile episodio a Milano per il quale a pagare sono le nostre Forze dell’Ordine impegnate ogni giorno a garantire la sicurezza dei cittadini. La mia vicinanza alla famiglia e ai colleghi della Polizia di Stato. Forza Christian!”, le parole del presidente della Regione Attilio Fontana.

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