Stop in commissione alla proposta sostenuta da 100mila firme: mirava a contrastare la privatizzazione del sistema e ridurre le liste d’attesa.
Sanità lombarda, la maggioranza blocca la proposta di legge popolare del Pd
MILANO – “La maggioranza di destra in Regione Lombardia fa muro contro la legge di iniziativa popolare sostenuta dal PD per cambiare la sanità lombarda”, a denunciarlo sono i consiglieri Pd di Regione Lombardia.
Stop senza discussione
La maggioranza di centrodestra in Regione Lombardia ha bocciato la legge di iniziativa popolare sostenuta dal Partito Democratico per riformare la sanità lombarda. Ieri, in commissione Sanità del Consiglio regionale, Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia hanno infatti votato per l’archiviazione della proposta, proponendo all’aula il “non passaggio alla trattazione degli articoli”. Una scelta che, se confermata in Consiglio, porterà all’affossamento della legge senza neppure aprire un dibattito sul merito.
Oltre 100mila firme per fermare la privatizzazione
La proposta, sottoscritta da oltre centomila cittadini, intendeva fermare la progressiva privatizzazione del sistema sanitario regionale e riaffermare il diritto alla salute, oggi messo a rischio dalle liste d’attesa sempre più lunghe.
Nel dettaglio, il testo chiedeva di rivedere i principi della legge regionale del 2009, rafforzando il carattere universale del servizio, la centralità della prevenzione, la priorità dei servizi territoriali e il ruolo pubblico nella gestione degli erogatori.
Proprio quest’ultimo aspetto è ritenuto decisivo dai promotori: eliminare la logica che consente ai grandi gruppi privati di concentrarsi solo sulle prestazioni più remunerative, lasciando al pubblico quelle meno convenienti e generando così tempi di attesa insostenibili.
Majorino: “Daremo Battaglia”
Per il capogruppo Pierfrancesco Majorino “alla destra non importa che la sanità lombarda stia affondando e che tutti i dati, anche quelli del ministero, lo confermino. Daremo Battaglia. Non le importa dei cittadini che non riescono a curarsi o che lo devono fare spendendo migliaia di euro di tasca propria. Noi non ci fermiamo, daremo battaglia con ancora più convinzione e insisteremo in Aula perché la legge di iniziativa popolare venga discussa e approvata. Non accettiamo che la destra affossi anche questa, con le centomila firme di cittadine e cittadini lombardi che l’hanno sottoscritta, come aveva già fatto con il referendum a inizio legislatura, e soprattutto che continui con il suo progetto di smontare la sanità pubblica per favorire la privatizzazione. Cambiare si può, lo abbiamo scritto anche sui manifesti che abbiamo affisso in tutte le città della Lombardia, e per questo noi continueremo a batterci”.
Il centrodestra al completo: “Proposta Pd sterile”
I capigruppo di maggioranza di tutto il centrodestra in Regione Lombardia Christian Garavaglia (FdI), Alessandro Corbetta (Lega), Fabrizio Figini (FI), Giacomo Cosentino (LI), Nicolas Gallizzi (Nm) bocciano la legge: “Oggi in Commissione Sanità è stata presentata un’iniziativa popolare, promossa dal PD, che intende modificare la legge regionale sulle materie sanitarie. Riteniamo si tratti di un testo sterile che non apporta nessun miglioramento, ma che ripropone quanto già previsto dalle normative lombarde, rischiando quindi di creare confusione e indebolire un modello sanitario riconosciuto come eccellenza a livello nazionale ed europeo. La Lombardia non può permettersi di perdere tempo dietro ‘proposte fuffa’ che non rispondono ai bisogni reali dei cittadini e che vengono promosse solo per finalità di propaganda politica su un tema importante e complesso come la sanità”.
Il centrodestra in Lombardia – concludono i capigruppo – continuerà a lavorare per rafforzare il modello lombardo, affrontare le criticità e garantire qualità, libertà di scelta e servizi di alto livello ai cittadini. Le opposizioni hanno scelto ancora una volta la via della propaganda politica invece di presentare proposte costruttive per migliorare il sistema sanitario regionale”.
Corbetta (Lega): “Legge fuffa”
“Indegno è prendere in giro i cittadini sulla sanità con una proposta di legge fuffa che non ha né capo né coda. Il PD finge di voler risolvere i problemi delle liste d’attesa, ma la verità è che porta avanti solo propaganda. Se davvero vogliono migliorare la sanità lombarda, sostengano le nostre proposte: più autonomia nella gestione dei fondi per pagare adeguatamente medici e infermieri e dare risposte concrete ai pazienti. Al Pd chiediamo meno slogan e più serietà su questo tema”, così Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega in Regione Lombardia, in risposta a Silvia Roggiani segretaria del Pd lombardo.
Roggiani (Pd): “Indegno definire fuffa una proposta con 100mila firme
Immediata e indignata la risposta di Silvia Roggiani, deputata e segretaria Pd Lombardia: “È indegno definire ‘fuffa’ una proposta di legge popolare che ha raccolto oltre 100mila firme e che chiede una cosa semplice e fondamentale: che chiunque possa curarsi, indipendentemente dal reddito o dal luogo in cui vive, come sancisce la nostra Costituzione. La destra si dimostra ancora una volta distante dalla vita reale delle persone e delle conseguenze che queste hanno: cittadine e cittadini ostaggio di liste d’attesa lunghissime e del ricatto ‘o paghi o aspetti’. Ma non ci faremo mettere a tacere. Ci mobiliteremo in tutta la Lombardia, con i nostri circoli e con la società, perché questa legge va discussa e difesa. Non consentiremo che venga silenziata una proposta che mette al centro solo una cosa: che tutte le persone possano curarsi, senza ostacoli né disuguaglianze”.