Ippodromo La Maura, critiche al piano viabilità in vista dei nuovi concerti
Richiesta una campagna di comunicazione per avvisare i cittadini
A due giorni dal primo concerto all'ippodromo La Maura, il piano di accessibilità e viabilità della zona, redatto dal Comune, non sta convincendo né i consiglieri comunali né i comitati dei residenti, a causa dei tempi troppo stretti e della mancanza di una adeguata comunicazione alla cittadinanza.
Ippodromo La Maura, critiche al piano viabilità
MILANO - La questione è stata trattata ieri pomeriggio nel corso di una commissione online, nel corso della quale la vicesindaco Anna Scavuzzo ha illustrato lo studio condotto da Politecnico e Amat che regolamenta lo svolgimento degli eventi e degli spettacoli nell’area di San Siro e dei due ippodromi per l'imminente stagione estiva 2024. Alessandro Perego, docente del Politecnico, ha illustrato il piano d'azione che sarà messo in campo.
“Il mandato era provare a stimare la capacità del sistema La Maura di ospitare eventi concertistici, tenendo conto delle esigenze dei residenti, degli organizzatori e dell’amministrazione comunale: si tratta di stime date da una serie di variabili. - ha detto Perego - Al centro del modello c’è l’analisi del sistema La Maura, che ha un sistema infrastrutturale diverso da quello di San Siro, e dei suoi tre sottosistemi che sono la struttura in sé, il quartiere intorno al sito e i mezzi di trasporto, da e verso la zona. Dall’analisi si deduce che il vero collo di bottiglia non è la capacità della struttura. Ad oggi con i mezzi usati per i precedenti concerti la capacità è di circa 65mila unità. Un dato che dipende dalle auto in sosta diffusa, dai posti auto disponibili in parcheggio libero o a pagamento nella zona, dai parcheggi liberi in quel giorno, dal fatto se sia un giorno feriale”.
Il sottosistema più critico
Il sottosistema più critico risulta essere il quartiere intorno, caratterizzato da problemi di congestioni nel deflusso, disagio ai residenti, difficoltà dei mezzi di sicurezza di muoversi nella zona. Il piano di accessibilità e viabilità presentato interviene proprio su questo aspetto: è caratterizzato da una zona rossa che, come ha sottolineato il vicesindaco Scavuzzo, è stata allargata rispetto all’anno scorso. C'è poi una zona verde di pre-filtraggio e c'è in atto una campagna di comunicazione per indicare i percorsi di deflusso e per evitare flussi incrociati.
Le soluzioni
Nella diffusione di queste informazioni sono stati coinvolti anche gli organizzatori, a cominciare da Live Nation per il concerto dei Metallica di mercoledì prossimo. Gli organizzatori hanno anche partecipato al tavolo che si è occupato dell'utilizzo dei parcheggi di interscambio per raggiungere il concerto a piedi o con i mezzi. “Se si mettono in pratica questi correttivi – ha spiegato Perego – si arriva a confermare la stima dei 78'500 ospiti per l'evento. Non si può arrivare oltre”.
“Si tratta di un percorso, – ha spiegato il vicesindaco Scavuzzo - possiamo modificare delle questioni, proveremo a fare di più e meglio. Bisogna lavorare con gli operatori, non fare gli steccati degli uni contro gli altri per farci la guerra. Non servono soluzioni che fanno pensare che sarebbe tutto più bello se nessuno venisse a cantare a Milano”.
Rispondendo a chi gli chiedeva quanti saranno i vigili coinvolti nella gestione dell’ordine pubblico, Scavuzzo ha affermato:
“Stanno facendo il piano in Questura e mi pareva che ci fosse una buona adesione tra gli agenti. È un lavoro straordinario e mi sento per questo di ringraziare tutti coloro che si renderanno disponibili”.
Non tutti convinti
Le soluzioni spiegate dal professor Perego non hanno convinto del tutto alcuni consiglieri presenti, a cominciare da Enrico Fedrighini e Alessandro De Chirico, e i residenti rappresentati da Massimiliano Favoti, del comitato coordinamento per la tutela del verde Parco Ovest. A non convincere il comitato di residenti e alcuni consiglieri è il ritardo con cui viene presentato il piano, a 48 ore dal primo concerto. Favoti ha ricordato che il concerto successivo a quello dei Metallica sarà il 4 giugno, "in tutto abbiamo cinque giorni lavorativi, per fare di nuovo un punto insieme e capire se queste soluzioni stiano funzionando o meno”.
Manca la comunicazione ai cittadini
Favoti ha poi evidenziato la mancanza di comunicazione per i residenti.
“Confermo che la comunicazione lato organizzatori è fatta bene, ma manca la comunicazione ai cittadini e residenti. Secondo il nostro sondaggio, il 60 % dei residenti non sa che c’è un concerto il 29 maggio. Di quelli che lo sanno, l’80% ancora non sa se potrà accedere alla zona rossa. Abbiamo dubbi anche sulla zona verde. Il sito degli organizzatori dice che è interdetta al traffico, mentre nell’ultimo post del Comune si dice invece che si può circolare. Il piano presenterebbe altre criticità, dai parcheggi occupati dai pendolari nei giorni feriali, alla mancanza di monitoraggio del rischio inquinamento acustico da parte di Arpa. Lo scorso anno sono stati effettuati 3 controlli su 34 concerti e poi ai tornelli di accesso posizionati sul parco di Trenno, le cui transenne stanno devastando le piante oltre al fatto che sono troppo pochi i giorni di pausa tra i concerti".
Richiesta una campagna di comunicazione
Il ritardo è stato evidenziato anche dal consigliere di Forza Italia Alessandro De Chirico:
“Questa commissione l’avevo chiesta 3 settimane fa, più o meno. Da 4 anni sono state installate le telecamere della Ztl ma ad oggi non sappiamo quando verranno attivate. Mi auguro che ci sarà mercoledì un dispiegamento di forze per intervenire nell’incolonnamento del traffico e per consentire ai residenti di rientrare a casa senza ricevere minacce, come è accaduto l’anno scorso”. Sulla comunicazione “è caos. – ha evidenziato De Chirico - Si dà per scontato che tutti utilizzino i social ma non è così. Facciamolo per il primo concerto di Vasco Rossi, una campagna di comunicazione con volantini, avvisi da diffondere nei vari condomini per informare tutti di quello che sta per accadere nel mese estivo. Mi auguro che venga convocata un’altra commissione per il 3 o 4 giugno, per trovare soluzioni condivise”.
Richiesta fatta propria anche dal consigliere del gruppo Misto Enrico Fedrighini:
“La commissione la farei direttamente il giorno dopo il concerto per tirare i conti. Dovremmo rivederci subito dopo perché la variabilità delle stime rendono difficilmente sostenibile questa cosa. I parcheggi di interscambio insieme hanno 6mila posti auto ma se fossero tutti deserti. Inoltre, ancora una volta per il terzo anno consecutivo nonostante cittadini e comitati avessero chiesto di non sottomettersi ai desiderata degli organizzatori, si prendono metri quadrati del parco di Trenno per fare tornelli di accesso; farli dentro La Maura significherebbe per gli organizzatori rinunciare a posti e biglietti”, ha spiegato Fedrighini.