I "furbetti" del vaccino: in 220 tentano di farsi vaccinare senza averne diritto

Ci hanno provato: nonostante non rientrassero in nessuna delle categorie selezionate per la somministrazione del vaccino.

I "furbetti" del vaccino: in 220 tentano di farsi vaccinare senza averne diritto
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I "furbetti" del vaccino: in 220 tentano di farsi vaccinare senza averne diritto.

I "furbetti" del vaccino: in 220 tentano di farsi vaccinare senza averne diritto

MILANO – Ci hanno provato: nonostante non rientrassero in nessuna delle categorie selezionate per la somministrazione del vaccino, 220 persone hanno tentato di farsi vaccinare all’Azienda Socio Sanitaria Santi Paolo e Carlo.

Si sono appropriati del link che dà accesso alle liste

La vicenda era già stata trattata da un’inchiesta di Radio Popolare che aveva fatto luce sul giro illecito dei “furbetti”: si sono appropriati del link che dà l’accesso alle liste di somministrazione per infilarsi tra chi aveva invece reale diritto.

I controlli incrociati

“Il sistema di prenotazioni interne all’Azienda grazie ad attente verifiche e controlli effettuati quotidianamente prima dell’accesso al Centro Vaccinale collocato presso il Centro Ospedaliero Militare prevede l’identificazione del soggetto avente diritto – scrive in una nota l’Asst Santi Paolo e Carlo –: il giorno antecedente l’appuntamento si effettuano controlli incrociati con l’elenco degli aventi diritto e, successivamente in loco, si prosegue con l’identificazione dell’individuo, la compilazione di autocertificazione del diritto alla somministrazione del vaccino e colloquio informativo con il medico.

Identificati ed eliminati dagli appuntamenti

Grazie ai controlli interni sono state individuate, identificate ed eliminate dagli appuntamenti fissati 220 persone non aventi diritto, pari allo 0,4%, degli oltre 18mila vaccinati, che, consapevoli di non essere autorizzati, hanno tentato senza successo di ovviare le regole”. L’Asst precisa inoltre che il link è “strettamente personale: ogni eventuale utilizzo improprio sarà segnalato alle autorità”.

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