l'iniziativa

A Milano arrivano (in sperimentazione) i robot fattorini

Al via, per la prima volta in Italia, la sperimentazione di una flotta di robot a guida autonoma per consegne all’ultimo miglio grazie al progetto 'Sperimentazione Italia'

A Milano arrivano (in sperimentazione) i robot fattorini
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MILANO - Al via, per la prima volta in Italia, la sperimentazione di una flotta di robot a guida autonoma per consegne all’ultimo miglio grazie al progetto 'Sperimentazione Italia', la sandbox normativa che consente a startup, imprese, università e centri di ricerca di sperimentare progetti innovativi attraverso una deroga temporanea alle norme vigenti.

La sperimentazione dei robot fattorini

Come riportano i colleghi di Prima Milano, l'autorizzazione, risultato della collaborazione tra il Dipartimento per la trasformazione digitale, il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e il Comune di Milano, è stata ottenuta da Yape, azienda del gruppo e-Novia che ha realizzato un robot-fattorino in grado di trasportare alimenti e prodotti sia in ambienti esterni che all'interno di edifici. Dotato di due ruote auto-bilanciate, che permettono al robot di adattarsi a diversi contesti, Yape può trasportare fino a 10 chilogrammi per un massimo di 80 chilometri. "Durante la sperimentazione sarà dotato di un sistema di regolazione della velocità che non supererà i 6 chilometri all’ora. - spiega Palazzo Marino - L’obiettivo è rendere il trasporto autonomo sempre più efficace, sicuro e sostenibile, riducendo il traffico e l’inquinamento legato alle consegne nei centri cittadini, oltre a venire incontro alle necessità di quei residenti che non possono o fanno fatica a spostarsi dalla propria abitazione.

Il progetto

Il progetto 'Sperimentazione Italia' punta così a fare del nostro Paese un laboratorio di innovazione, aprendo le porte all’applicazione di tecnologie emergenti a beneficio di cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione. In caso di sperimentazioni di successo, grazie ai dati raccolti, potrà essere proposta una modifica normativa per consentire alle innovazioni di diventare replicabili su tutto il territorio nazionale. 'Traffico, incidentalità, inquinamento atmosferico e sonoro pesano sulla qualità della vita delle persone e sulla attrattività dell’ambiente urbano, compromettendo gli aspetti positivi delle economie di urbanizzazione. - dichiara l'assessore alla Mobilità Arianna Censi - L’impegno è di procedere con progetti concreti per la sostenibilità urbana e per rispondere alle esigenze dei cittadini e delle cittadine, che chiedono servizi più flessibili e integrati anche a livello logistico. È prioritario investire su nuove soluzioni che soddisfino queste esigenze e reagire alle sfide legate non solo ai cambiamenti climatici ma sociali e demografici, perequando i servizi fra quartieri e mettendo in campo nuovi modelli di trasporto attenti in particolare alle fasce più deboli. La mobilità, delle persone e delle merci, dev’essere costantemente aggiornata, proprio perché è al servizio di tutti e tutte. Milano, città ricca di fermenti e coraggiosa, lo sta facendo con realismo anche con l’applicazione delle nuove tecnologie. La sperimentazione a Cascina Merlata servirà a valutare i benefici che un’iniziativa del genere comporta'.

Le fasi della sperimentazione

Con l’autorizzazione del Dipartimento per la trasformazione digitale, si avvia ora la prima parte della sperimentazione tecnica di Yape: questa fase durerà sei mesi e sarà volta a testare una flotta di veicoli nel contesto urbano, individuare le aree idonee alla circolazione del veicolo, mappare i potenziali percorsi di navigazione e testare gli algoritmi per il rilevamento degli ostacoli lungo il percorso. Il Comune di Milano ha scelto come base per la sperimentazione l’area di Cascina Merlata, prevedendo un servizio di consegne tra gli esercizi commerciali e le residenze del “distretto UPTOWN”. La seconda fase, al termine dei sei mesi, darà poi il via alla vera e propria sperimentazione, di cui potranno beneficiare i cittadini del Comune di Milano per un periodo di ulteriori 6 mesi", conclude il Comune.

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