I ragazzi del Falcone-Righi

A Corsico il murale dedicato alle vittime di mafia: "Non li avete uccisi"

I ragazzi del Falcone-Righi si esprimono con due progetti di livello, in collaborazione con Libera Masseria e Comune: "Bellezza e Impegno" contro le mafie.

A Corsico il murale dedicato alle vittime di mafia: "Non li avete uccisi"
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A Corsico il murale dedicato alle vittime di mafia: "Non li avete uccisi"

A Corsico il murale dedicato alle vittime di mafia: "Non li avete uccisi"

CORSICO – I petali bianchi sono da colorare, con i nomi di chi è stato ammazzato dalla mafia. Perché “puoi uccidere il sognatore, ma non il sogno”, recita la frase sopra il murale realizzato grazie a una bella sinergia tra ragazzi. Quelli di Libera Masseria e gli studenti del Falcone-Righi.

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Due progetti lontani dall'inutile retorica antimafia

È loro tutto il merito di aver creato due progetti ambiziosi che parlano di bellezza e impegno, lontani dalla stucchevole e inutile retorica antimafia. Hanno le idee chiare questi giovani, neanche diciottenni, guidati dai professori che hanno saputo indirizzare le loro intuizioni attraverso due progetti presentati in occasione della commemorazione della strage di Capaci.

Il primo progetto

Il primo è un portale creato dai ragazzi di Informatica, con contenuti interessanti, di ricerca storica e di attualità. Ad arricchire il progetto, una sezione dedicata alle ecomafie, con gli incendi dolosi scoppiati sul territorio, e una mappa sempre aggiornata sui beni confiscati di Assago, Buccinasco, Corsico, Cesano Boscone, Gaggiano e Trezzano sul Naviglio. Uno strumento utile per monitorare lo stato degli immobili confiscati alla mafia e messi a disposizione delle amministrazioni per progetti sociali, anche se la gestione non è sempre ottimale, come hanno sottolineato prima Gianluca Vitali, presidente della Commissione comunale antimafia e poi il sindaco di Corsico Stefano Martino Ventura: “Ci stiamo lavorando – hanno assicurato – affinché ci sia un cambio di passo rispetto alla passata gestione”.

Il secondo progetto nel cuore del Giorgella

Si diceva di due progetti. Il secondo parla di bellezza e testimonianza. È un murale, con il bozzetto creato dagli studenti di Grafica, realizzato dai ragazzi di Libera Masseria di don Massimo Mapelli che ci ha tenuto a ricordare l’impegno del gruppo e di una realtà, quella della Masseria, che ha accolto migliaia di ragazzi “disobbedienti alle logiche mafiose, che combattono”. Il murale è nel cuore del Giorgella, tra la chiesa e le case popolari che si affacciano ora sul disegno dedicato alle vittime di mafia, in ricordo delle loro idee che non si spengono, vivono e sopravvivono. Un murale dove i cittadini sono chiamati a renderlo unico, scrivendo i nomi di chi è morto sotto i colpi della criminalità organizzata, a riempire i petali bianchi che sono stati strappati, ma volano e portano, spargono, la loro essenza.

Emozione e commozione

Emozionata la dirigente scolastica Maria Vittoria Amantea che ci ha tenuto a ringraziare i docenti e i ragazzi per la determinazione e l’impegno. Si commuove anche Vitali davanti al microfono, mentre ricorda le vittime della strage di Capaci, sottolinea la coscienza che si “è svegliata dopo quel tragico evento. Penso che per la prima volta ci sia stato un grido contro le mafie. Nella tragicità quell’evento nasconde un significato forte di unione e lotta. C’è un prima e un dopo Capaci. La giornata di oggi – domenica, ndr – l’abbiamo intitolata ‘Bellezza e Impegno’. L’impegno ce l’hanno raccontato i ragazzi, la bellezza la viviamo con questo murale. Quando si racconta la mafia spesso si fa una narrazione di brutture, orrori e morte, un racconto di dolore. Credo sia opportuno che il racconto della mafia cambi, che sia positivo e di bellezza, fatto di esperienze di lotta. Come diceva Falcone, la mafia è un fatto umano e come tutti i fatti umani avrà un inizio e una fine. Penso che il racconto della bellezza e dell’impegno sia uno dei mezzi per arrivare alla fine”. Presente anche Maria Ferrucci, in rappresentanza del Vico: anche gli studenti del liceo hanno realizzato un lavoro artistico e di intensa narrazione mafiosa, anche loro hanno voluto partecipare con un progetto alla giornata.

Poi il murale si scopre e si sentono solo applausi

Gli occhi di tanti si fermano sui nomi delle vittime, poi scompaiono dietro gli schermi dei telefoni mentre immortalano il disegno. “Abbiamo bisogno di una grande riscossa civica e per farlo dobbiamo parlare di mafia – ha aggiunto il sindaco Ventura –. Se ne deve parlare nelle scuole, nelle famiglie, in tutti i luoghi pubblici e privati. Affinché il sacrificio delle vittime non sia stato vano. Chi passa davanti al murale potrà interrogarsi, chiedersi che cosa è stata e cosa è la mafia. Interrogarsi, ed essere liberi di dire no, di dire noi combatteremo. Alle mafie, oggi, possiamo dirlo tutti insieme: non li avete uccisi, perché le loro idee camminano e cammineranno, sempre, sulle nostre gambe”.

 

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