Candidati locali alle Regionali si raccontano - pt. 1

Chi sono e perché hanno scelto di candidarsi? Quali competenze vogliono portare in Regione che siano utili anche per il nostro territorio?

Candidati locali alle Regionali si raccontano - pt. 1
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Candidati locali alle Regionali si raccontano - pt. 1.

Candidati locali alle Regionali si raccontano

Il 4 marzo si fa sempre più vicino. Ecco perché abbiamo deciso di conoscere i candidati del sud ovest Milano impegnati nelle elezioni Regionali. Chi sono e perché hanno scelto di candidarsi? Quali competenze vogliono portare in Regione che siano utili anche per il nostro territorio? Cosa possono, viceversa, portare di positivo in Regione dalla loro esperienza nel sud ovest?

Stefania Capurso

stefania capursoLo abbiamo chiesto oggi a Stefania Capurso, da Corsico, in lista con Lombardia progressista – Sinistra per Gori, che scende in campo dopo tante battaglie civili: “La mia è una candidatura “dal basso”, non ho mai ricoperto ruoli istituzionali, mai militato in un vero partito. In questi anni ho tuttavia studiato i meccanismi della macchina amministrativa pubblica sia per lavoro sia a titolo personale con il movimento Nessun Dorma Corsico.

Il mio punto di forza sono le competenze acquisite sul campo: i bambini e il loro diritto all’integrazione scolastica e alla mensa come concetti universali; le mie battaglie (anche legali) sulla disabilità e il mio impegno nel contrasto al degrado urbano. Intendo far arrivare in Regione la voce di chi voce non ha, la mia esperienza e l’impegno a favore del principio costituzionale di sussidiarietà, che il terzo settore porta avanti egregiamente, ma che va istituzionalmente sostenuto; penso al sostegno alle associazioni sul territorio, al centro antiviolenza, ai volontari che aiutano famiglie in difficolta, fino a coloro che impegnano il tempo libero per rendere il sud Milano più vivibile.”

Daimarely Quintero Tumbarell

Daimarely Quintero TumbarellDaimarely Quintero Tumbarell, candidata per Liberi e uguali da Assago ha invece così dichiarato: “La mia candidatura a consigliere regionale è arrivata qualche giorno prima delle spiacevoli dichiarazioni razziste del candidato a Presidente della Regione Fontana e dell’attentato terrorista di Macerata, a dimostrazione e conferma che la gente comunque è spesso più avanti di chi governa.

Da anni mi occupo di edilizia residenziale pubblica, presiedo ad Assago una autogestione con la quale abbiamo ottenuto degli importanti risultati, come la revisione del canone per le famiglie in difficoltà economica. Da anni, sono Presidente d'una storica cooperativa ad Assago, premiata quest'anno dalla Regione Lombardia, fra le cooperativa virtuose che si impegnano quotidianamente nell'interesse della comunità.

Nel 2010 ho portato più di 300.000 persone in piazza, ho creato e organizzato una manifestazione, il 1° marzo - Una giornata senza di noi, che ha portato all'attenzione di tutti la situazione degli immigranti in Europa e Italia.

Le competenze che posso portare in Regione per il bene in comune sono in materia di edilizia pubblica, cooperazione e immigrazione. I risultati ottenuti in questi anni di lavoro in questi campi mi accreditano come persona capace e adatta a diventare consigliera regionale. Inoltre sono una donna e abbiamo bisogno di più donne nel governo regionale!”

Rosella Blumetti

Rosella BlumettiRosella Blumetti da Corsico, candidata con Sinistra per la Lombardia per Massimo Gatti presidente: “La scuola pubblica e il lavoro devono essere una priorità per la Regione Lombardia, perché il nostro futuro dipende dal futuro dei nostri figli. Per fare cose nuove occorre un ribaltamento di prospettiva, ma tutto dipende da quali sono le priorità dell’agenda politica.

I soldi ci sono, 130 miliardi di euro di evasioni fiscali ogni anno, recuperiamoli, e usiamoli bene!

Ritengo sia necessario rimuovere le disuguaglianze e realizzare una scuola inclusiva. Sinistra per la Lombardia e Potere al Popolo propone l’elevamento dell’obbligo scolastico a 18 anni, classi con massimo 20 alunni. Il tempo pieno va tutelato e garantito, la mensa scolastica dovrebbe essere gratuita: devono esserci adeguati fondi alle scuole, di sostegno ai redditi delle famiglie disagiate. Bisogna finanziare anche la formazione dei docenti. La mia esperienza abbraccia molti temi: come attivista ambientalista, femminista antifascista, come attivista della scuola da oltre dieci anni, come ex assessora alle politiche ambientali ed energetiche. È necessario un piano straordinario di edilizia scolastica. La Regione deve intervenire: non è possibile che scuole eccellenti, come il Falcone-Righi e il Liceo Vico, debbano chiudere aule e laboratori perché piove dentro. Infine, supporto al lavoro vuol dire reddito minimo garantito, e supporto a esperienze positive di nuova economia solidale, come BuonMercato”.

Simona Piccolo

simona piccoloSimona Piccolo, candidata per il PD da Assago, ha dichiarato: “La passione per una buona politica e per l’interesse pubblico mi accompagna sin dall’adolescenza, tant'è che ho fatto un percorso di studi che mi ha portato ad approfondire i grandi temi macroeconomici. Dal 2009 ho iniziato l'esperienza di politica attiva nel PD lavorando sempre partendo dalla “base”: dopo la prima esperienza di Segretaria di Circolo ho percorso una strada che mi ha portato ad essere oggi responsabile di tutto il Sud Ovest della provincia di Milano.

In un momento in cui la politica fatica a costruire ponti ma erge steccati ed egoismi sono orgogliosa di aver costruito una rete di collaborazione tra realtà limitrofe, dove le relazioni sono sempre incentrate al bene comune e all'interesse pubblico e credo che questo sia il valore aggiunto che posso portare in Regione. Con la mia candidatura in Regione Lombardia voglio portare le istanze territoriali delle aree periurbane spesso troppo poco considerate rispetto a quelle della grande Città di Milano.

Nello specifico, porrò un'attenzione particolare verso i temi del riassetto del trasporto pubblico, della salvaguardia ambientale e della promozione della vocazione agricola del territorio, del recupero delle aree dismesse e della revisione dell’industria locale, della difesa dei presidi di prossimità che si occupano di salute, di recupero sociale e di contrasto alla violenza di genere e, non ultimo, della difesa della legalità”.

Roberta Campagna

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