Una strada a Cesano per Rosario Livatino, magistrato ucciso dalla mafia
Il Consiglio comunale ha accolto all'unanimità la mozione per chiedere che gli venga dedicato un murale, uno striscione o l’intitolazione di una strada o piazza.
Una strada a Cesano per Rosario Livatino, magistrato ucciso dalla mafia.
Una strada a Cesano per Rosario Livatino, magistrato ucciso dalla mafia
CESANO BOSCONE – Il Consiglio comunale ha accolto all'unanimità la mozione, presentata dai gruppi PD e Futuro in Comune, dedicata a Rosario Livatino, per chiedere che gli venga dedicato un murale, uno striscione o l’intitolazione di una strada o piazza.
Le parole del sindaco Negri a sostegno dell'iniziativa
“La sua storia e il suo esempio possano continuare a ispirare e tenere alto, soprattutto fra i più giovani, l’impegno al servizio del bene comune”, spiegano dal Comune. “Rosario Livatino - racconta il sindaco Simone Negri - fu tra coloro che hanno creato i presupposti dell'attuale lotta alla mafia: il primo maxiprocesso dell'agrigentino, la forte convinzione del lavoro dei pool piuttosto che dei singoli magistrati, l'attenzione per i rapporti con l'economia e la politica, l'intuizione della confisca dei beni ai mafiosi.
"Un segnale importante che la Chiesa nei giorni scorsi lo abbia beatificato"
Credo sia un segnale importante che la Chiesa nei giorni scorsi lo abbia beatificato, nel segno di un impegno della comunità cristiana rispetto alla lotta alle mafie e per la legalità. Il "giudice ragazzino" è un'eredità preziosa, che vive sfidando continuamente le coscienze per il suo esempio e il suo alto senso etico.
Dicendo "quando moriremo nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili" obbliga tutti noi, persone impegnate civilmente, non solo i cristiani, a confrontarci non soltanto con le nostre convinzioni, siano esse religiose o ideologiche, ma con quanto, attraverso il nostro agire, siamo fedeli a ciò che crediamo e professiamo di voler fare.
"Cesano dimostra da che parte sta e alza la voce contro tutte le mafie”
Con questa iniziativa – prosegue il sindaco – intendiamo rinnovare l’impegno a tenere alti quegli stessi principi che hanno caratterizzato la sua azione a servizio del bene in una terra martoriata dai crimini mafiosi. Guardiamo alla sua esistenza o a esperienze come quella della Masseria di Don Mapelli a Cisliano, che praticano in concreto l’antimafia e la giustizia sociale.
Oggi c'è ancora tanto bisogno di coraggio e responsabilità per continuare a lottare contro il cancro della criminalità organizzata che, purtroppo, minaccia le nostre istituzioni. E - conclude il primo cittadino - anche attraverso queste azioni, la città di Cesano dimostra da che parte sta e alza la voce contro tutte le mafie”.