Mensa scolastica, si torna all'acqua in brocca, stop alle bottiglie di plastica
L’obiettivo dell’amministrazione comunale è duplice: da una parte evitare lo spreco di acqua, dall’altra, contribuire al percorso educativo ambientale plastic free.
Mensa scolastica, si torna all'acqua in brocca, stop alle bottiglie di plastica.
Mensa scolastica, si torna all'acqua in brocca, stop alle bottiglie di plastica
CORSICO – Nei prossimi giorni, gli alunni potranno tornare ad avere, durante i pasti, l’acqua in caraffa e non più nelle bottigliette.
Angela Crisafulli
“Abbiamo ottenuto rassicurazioni dalla società che controlla la qualità sia delle materie prime sia della gestione del servizio di refezione scolastica – spiega l’assessore alle Scuole Angela Crisafulli – e così abbiamo deciso di concordare con i dirigenti scolastici di tornare a distribuire acqua del rubinetto che, dal punto di vista organolettico e sanitario, è di qualità elevata. Ne parleremo in una riunione organizzata nei prossimi giorni per valutare quando si potrà ripartire”.
L’obiettivo dell’amministrazione comunale è duplice: da una parte evitare lo spreco di acqua, perché molto spesso le bottigliette rimangono mezze piene e vanno comunque gettate; dall’altra, contribuire al percorso educativo ambientale plastic free.
Ats
Sul tema è intervenuta anche Ats Città Metropolitana di Milano col documento “Ristorazione scolastica in relazione al rischio covid-19: riflessioni in occasione della riapertura dell’anno scolastico 2020-2021”:
“L’utilizzo dell’acqua di rete in brocca gestita dall’insegnante o da un addetto avrebbe un valore educativo aggiunto rispetto alla bottiglia di plastica nel contesto della riduzione dei rifiuti e soprattutto della plastica”.
Le caraffe verranno gestite nel rispetto delle norme igieniche anti contagio, quindi senza situazioni di promiscuità. E, secondo le “indicazioni per la riapertura della ristorazione scolastica” della Regione Lombardia, la distribuzione ai singoli bambini verrà effettuata da parte del personale.
“Riteniamo che venga ridotto sensibilmente anche il rischio di contagio – evidenzia Crisafulli – perché attualmente le bottigliette vengono comunque gestite da diverse persone, sia per la consegna delle stesse sia, molto spesso, per aprirle. Con le caraffe la situazione cambierebbe radicalmente”.