M4, si riprende il percorso di progettazione. Il Comitato Civico: "Ora bisogna accelerare"
“Recovery Plan” e Olimpiadi Milano-Cortina, con i relativi investimenti, sono un’opportunità concreta.
M4, si riprende il percorso di progettazione. Il Comitato Civico: "Ora bisogna accelerare".
M4, si riprende il percorso di progettazione. Il Comitato Civico: "Ora bisogna accelerare"
BUCCINASCO – Ripreso il percorso di progettazione della M4, anche grazie al Recovery Plan. “Dopo lunghi mesi di silenzio e pur in presenza di un’emergenza sanitaria in corso – scrivono dal Comitato Civico M4 –, riscontriamo segnali positivi riguardo al progetto di prolungamento della M4 verso il Sud Ovest Milano. Nel mese di marzo 2021 è infatti ripreso il dialogo tra gli Enti coinvolti probabilmente anche grazie alla spinta fornita dal previsto stanziamento dei fondi europei del “Recovery Plan”.
In questo contesto è utile ricordare che partendo da un finanziamento complessivo di oltre 200 miliardi di euro destinati all’Italia, circa 32 di questi sono stati assegnati dal nostro Governo all’area delle “Infrastrutture per la mobilità sostenibile” e che gli stessi dovranno essere concretamente impiegati entro il 2026 per il finanziamento di progetti in tale area”. Inoltre, “riteniamo che un’ulteriore spinta potrebbe essere generata dalla programmazione delle prossime Olimpiadi invernali di “Milano-Cortina 2026” con i relativi investimenti in nuove infrastrutture sul territorio milanese funzionali alla realizzazione di tale evento sportivo”.
L'aggiornamento nei Comuni coinvolti dal prolungamento della M4
Secondo il Comitato Civico, “transitando ora al territorio del Sud Ovest Milano, vi sono diversi aggiornamenti meritori di attenzione. Per cominciare, è stato approvato durante la seduta del Consiglio Comunale di Buccinasco del 9 marzo 2021 un ordine del giorno che impegna il sindaco e la Giunta ad attivarsi per accelerare le fasi di sviluppo del progetto di prolungamento della linea M4, coinvolgendo gli Enti interessati compresa la Regione Lombardia.
Successivamente si è svolta in data 16 marzo 2021, in via telematica, un’importante riunione convocata dall’assessore Granelli del Comune di Milano, con il coinvolgimento dei sindaci dei comuni di Buccinasco, Corsico, Cesano Boscone e Trezzano sul Naviglio, unitamente ai tecnici di Regione Lombardia, Città metropolitana e Metropolitana Milanese”. Un incontro importante secondo i cittadini, in quanto ha rappresentato “di fatto la ripartenza del tavolo di lavoro a lungo sollecitato in questi mesi dal Comitato Civico M4. I sindaci hanno ribadito al Comune di Milano la loro volontà nel volere continuare l’attività progettuale e si sono impegnati a incontrarsi in forma ristretta per elaborare un’indicazione definitiva relativa al possibile tracciato del prolungamento che auspicano comunque il più lungo possibile, ovvero con capolinea ubicato a Trezzano”.
A che punto è la progettazione del prolungamento M4
Sarà quindi necessario procedere con l’individuazione delle quote di cofinanziamento del progetto in carico ai singoli Enti, compresa la quota in carico a Regione Lombardia che ha già approvato, nel corso del bilancio previsionale del dicembre 2019, “uno stanziamento economico pari a 900mila euro da erogare nel 2022. Infine, il sindaco di Buccinasco pur confermando la volontà di voler procedere con un progetto che preveda il tracciato più lungo, ha dichiarato che qualora non si riuscisse a perseguire tale ipotesi di percorso la sua Amministrazione potrebbe, in subordine, accettare anche un’ipotesi di tracciato più breve che includa comunque il proprio territorio cittadino”.
Comitato Civico: "L’ingente finanziamento europeo è un’opportunità concreta"
Il Comitato Civico continua la sua battaglia, ritenendo il prolungamento della M4 una necessità in favore di una prospettiva di mobilità più sostenibile e “l’ingente finanziamento europeo è un’opportunità concreta e fino a poco tempo fa inaspettata, da cogliere nella maniera più celere possibile considerando che le tempistiche di erogazione dei fondi dichiarate nel “Recovery Plan” non andranno oltre il 2026. Concretamente, ciò significa che si dovrà elaborare la seconda fase del progetto preliminare (PTFE). Ora più che mai serve un’accelerazione da parte di tutti gli Enti interessati alla realizzazione del progetto”.