Creazione aree naturali nel Parco Agricolo Sud: mille firme degli agricoltori per dire no
Prosegue lo scontro sulla creazione delle aree naturali all’interno del Parco Agricolo Sud Milano, zone verdi protette dalla legge regionale.
Creazione aree naturali nel Parco Agricolo Sud: mille firme degli agricoltori per dire no.
Creazione aree naturali nel Parco Agricolo Sud: mille firme degli agricoltori per dire no
MILANO – Ancora scontro sulla creazione delle aree naturali all’interno del Parco Agricolo Sud Milano, zone verdi protette dalla legge regionale.
Parco Agricolo Sud: prosegue lo scontro
Se la maggior parte dei primi cittadini era favorevole alla realizzazione, dall’altra parte ci sono, seppur in minoranza, diversi sindaci e le associazioni di categoria come Coldiretti e Confagricoltura.
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Le perplessità del sindaco di San Giuliano Segala
“Nei giorni scorsi, ho partecipato all'Assemblea dei sindaci del Parco Agricolo Sud Milano e ho espresso molte perplessità, sfociate poi in un voto negativo, sul percorso di realizzare aree naturali all'interno di terreni agricoli coltivati dalle aziende agricole – spiega il sindaco di San Giuliano Marco Segala –.
In questi anni, insieme all'assessore ai Parchi, Tatiana Francu, abbiamo incontrato gli agricoltori che ci hanno manifestato tutti i lori timori e le loro contrarietà. Infatti, il Parco Agricolo impone già vincoli ambientali e urbanistici sulle aree agricole, ricadenti nel perimetro del Parco.
Le firme raccolte da Coldiretti tra gli agricoltori
Coldiretti lo ha ribadito, consegnando all’assessore regionale Fabio Rolfi il migliaio di firme che in poche settimane ha raccolto, nonostante le limitazioni dovute al covid, tra gli agricoltori del territorio metropolitano”.
Il no di Coldiretti
“Basta vincoli e burocrazia. Siamo l’agricoltura più green e sostenibile d’Europa”, ha detto Alessandro Rota, presidente della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza che contro la decisione degli organi direttivi del Parco ha incassato il pieno sostegno di Regione Lombardia, contraria alla trasformazione.
Segala: Auspichiamo che la Regione bocci questo provvedimento
“Ho provato a richiedere un rinvio al Parco Agricolo Sud Milano, ma senza successo – ancora Segala –. Il fatto che i primi contestatori delle aree naturali siano gli agricoltori è indice del fallimento del percorso intrapreso, unilateralmente, dall'ente di città metropolitana. Si riuscirà a parlare di Ambiente, senza ideologismo?
Auspichiamo che Regione Lombardia bocci questo provvedimento che, Città Metropolitana e Parco Agricolo Sud Milano, hanno voluto approvare a tutti i costi, contro il mondo agricolo”.
L'appoggio di Fratelli d’Italia
Dello stesso parere Franco Lucente, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia: “Appoggio con convinzione la contrarietà di Coldiretti e Confagricoltura nei confronti del progetto di Parco Naturale, poco più di 8mila ettari destinati a diventare aree naturali, portato avanti dal Parco Sud Milano. E non mi stupisco della quantità di firme raccolte in sostegno alle due associazioni di categoria.
Con questo progetto si colpisce l’agricoltura, già penalizzata e neanche ascoltata a sufficienza. Anzi, le proposte del mondo agricolo non sono state minimamente prese in considerazione. Purtroppo siamo di fronte all’ennesima dimostrazione che molte cose non funzionano come dovrebbero all’interno del Parco Sud. Anche per questo sto portando avanti in Regione il mio Pdl per modificarne la gestione e la questione delle aree naturali e del poco rispetto verso gli agricoltori mi fanno capire che il cambiamento è la strada da perseguire”.