A BUCCINASCO

Auser incontra Pillole di Ottimismo e... di saggezza

Terzo appuntamento organizzato dall’associazione con il dottor Paolo Spada.

Auser incontra Pillole di Ottimismo e... di saggezza
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Auser incontra Pillole di Ottimismo e... di saggezza.

Auser incontra Pillole di Ottimismo e... di saggezza

BUCCINASCO - Terza puntata di una “serie” di cui senz’altro tutti quanti vorremmo vedere il finale di stagione, e non chiaramente per i protagonisti della stessa.

L’incontro in streaming organizzato da Auser Attivamente Buccinasco con il dott. Paolo Spada

Stiamo parlando dell’incontro, organizzato in streaming da Auser Attivamente Buccinasco, con il dott. Paolo Spada, buccinaschese anche lui e divenuto in questi mesi di pandemia un vero e proprio “faro” per molti cittadini di tutta Italia e non solo (tra cui il sottoscritto, ndr) con la sua lucida analisi quotidiana dei numeri e sull’andamento del contagio, dei carichi ospedalieri, etc.

La pagina Facebook “Pillole di Ottimismo"

Il dottor Spada, fin dai primi giorni di emergenza, ha cominciato a “svelare” i numeri, a renderli comprensibili a tutti, cercando di infondere gocce di ottimismo in un mare in tempesta, come quello che stavamo attraversando la scorsa primavera. Assieme ad altri specialisti, tra cui il suo fondatore Guido Silvestri, virologo di fama mondiale, è uno dei protagonisti della pagina Facebook “Pillole di Ottimismo”.

Un aiuto importante per provare a tradurre dei freddi numeri

Non ci si lasci ingannare dal nome: nessun tentativo di sminuire la gravità della situazione, anzi, piuttosto un aiuto importante per provare a tradurre dei freddi numeri, quelli di una tabella in un bollettino quotidiano, in messaggi chiari e a tutti comprensibili. Auser è un’associazione di volontariato, da poco più di un anno attiva anche con la sede di Buccinasco, con una missione chiara : l’invecchiamento attivo.

Auser Attivamente Buccinasco sul territorio

La pandemia ha decisamente frenato questo primo anno di attività, però l’associazione non si è assolutamente fermata. Grazie ai mezzi tecnologici oggi a disposizione, Auser è riuscita a portare avanti i progetti di ginnastica, informazione, cultura, “chiacchiere e compagnia”. Tutte cose essenziali, specie in questo periodo di isolamento forzato. Nell’ambito dell’informazione, già questa estate si era tenuto in presenza, potendo sfruttare la bella stagione e un ampio cortile, un primo incontro con il dottor Spada, poi replicato a settembre.

L'incontro (virtuale) di sabato sera

Il terzo incontro, questa volta virtuale, si è tenuto sabato sera. L’interesse sull’argomento è massimo, specie ora che si comincia a parlare anche di vaccinazioni. Quale miglior momento dunque per fare un punto della situazione con il “nostro” mago dei numeri?

Un plauso all’associazione per la sua missione a tutto tondo e, in particolare, per questa iniziativa!

Ancora disponibile sulla pagina Facebook “Auser AttivaMente Buccinasco

L’evento ha avuto un enorme successo (già decine di migliaia di visualizzazioni conta lo streaming della serata) ed è ancora disponibile sulla pagina Facebook “Auser AttivaMente Buccinasco”.

Vogliamo portarvi solo alcuni passaggi chiave, in quasi due ore di diretta (che trovate a questo link) insieme ad una proposta portata avanti dal dottore che, come ho già sottolineato nell’editoriale, reputo davvero illuminante per la gestione dei prossimi mesi di emergenza sanitaria ed economica (chissà che si riesca a parlarne direttamente con chi l’ha partorita?).

Alcune... Pillole: Cosa è successo da settembre ad oggi?

Non si è riusciti a proteggere le persone più anziane. L’esposizione è rimasta molto elevata e le conseguenze sono state avverse. Che ci fosse un pericolo di un coinvolgimento massivo delle persone a rischio si sapeva già da marzo. Invece ancora ci sono stati diversi problemi, ad esempio, nelle Rsa. Il concetto di “protezione” degli ambienti a rischio è stato nuovamente un problema. Una consolazione decisamente parziale è che in tutti i Paesi si è verificato questo fenomeno.
Il tracciamento è saltato dappertutto, anche dove erano state investite risorse decisamente superiori.
Ha funzionato questa estate, finché i numeri erano davvero ridotti.

Chi sono i contagiati di adesso? Chi i morti?

Come mostra l’immagine, la maggior parte dei casi sono persone “attive”, che si muovono, che hanno più occasione di entrare in contatto con altre persone, le fasce 30-60 anni in particolare. Discorso differente è invece sui decessi, dove la prevalenza dei casi con esito fatale è osservato nelle fasce di popolazione più avanti negli anni.

Auser incontra Pillole di Ottimismo

Dove ci si contagia?

All’aperto il rischio è basso. Indossando la mascherina si abbatte la possibilità di contagiarsi. Diversamente, nei luoghi chiusi il rischio aumenta, anche indossando la mascherina, specie dove non c’è un ricircolo d’aria sufficiente. Scuole, ristoranti, supermercati ad esempio, sono a rischio elevato, ma si possono attuare buone pratiche per ridurre notevolmente la capacità contagio.

Chiudere tutto non è l’unica soluzione

Chiudere tutto non è l’unica soluzione. La variabile poi da non dimenticare è l’incidenza, ovvero il numero dei casi ogni 100mila abitanti in una determinata area, quanto il virus circola in una zona. A opinione del dott. Spada non ha senso fare una zona di chiusura “media” spalmata su un’area troppo estesa. Meglio essere rigorosi nelle limitazioni in una determinata area, una provincia ad esempio, dove il cittadino capisce che in quel momento la situazione è critica, e lasciare “apertura” dove c’è una bassa incidenza, piuttosto che chiudere anche solo parzialmente aree immense ma disomogenee dal punto di vista dell’incidenza.

Non sarebbe meglio dividere le aree colorate per province e non su regioni?

“È un’idea che abbiamo già avuto e proposto. Io non adotterei le varie sfumature di colore: quando si apre si apre tutto, sempre con le dovute precauzioni, e quando si chiude lo si fa bene. Questo responsabilizzerebbe i cittadini, che riuscirebbero a capire. Verdi o rossi, per sintetizzare. Sconvolge vedere che le province rosse spesso sono quelle “messe meglio” e viceversa. Andrebbe rivisto il sistema attuale di classificazione.

Il senso dei numeri (ci torneremo nel prossimo numero)

Auser incontra Pillole di Ottimismo

Questo grafico in natura non esiste. È prodotto da noi (donne e uomini). Ha senso parlare ogni giorno di casi in salita o in diminuzione, tamponi giornalieri, morti un aumento o discesa? Sono tutti frutto di invio dati, fax magari in ritardo e situazioni prettamente “umane”. Più corretto analizzare le tendenze. Ma, appunto, ci torneremo...

Andrea Demarchi

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