LA CAMPAGNA DI ODIO

Silvia Romano non fu minacciata sui social ma insultata, chiesta l'archiviazione

Appena rientrata a casa, a maggio dello scorso anno dopo la prigionia in Kenya da novembre 2018, si era scatenata una campagna di odio nei confronti della giovane.

Silvia Romano non fu minacciata sui social ma insultata, chiesta l'archiviazione
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Silvia Romano non fu minacciata sui social ma insultata, chiesta l'archiviazione.

Silvia Romano non fu minacciata sui social ma insultata, chiesta l'archiviazione

MILANO – Non si trattava di minacce, ma di ingiurie e insulti.

L'odio social

La Procura di Milano ha approfondito i commenti che utenti sui social, spesso nascosti da profili fake smascherati dalle indagini in collaborazione di Facebook, avevano rivolto alla cooperante Silvia Romano.

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La richiesta di archiviazione dell’indagine

Appena rientrata a casa, a maggio dello scorso anno dopo la prigionia in Kenya da novembre 2018, si era scatenata una campagna di odio nei confronti della giovane. Ora è stata chiesta l’archiviazione dell’indagine, coordinata dal responsabile dell’antiterrorismo a Milano Alberto Nobili e dal Ros.

Non sono state minacce ma ingiurie e insulti

I commenti non sono stati giudicati minacciosi ma, al più, diffamatori. Quindi, non si è configurato, secondo la Procura, il reato di minacce aggravate.

Silvia Romano ha ritenuto di non sporgere denuncia

Silvia Romano ha deciso di non sporgere denuncia, necessaria per procedere con le indagini per il reato di diffamazione, e il fascicolo è quindi finito dal gip, con la richiesta di archiviazione. Spetterà ora al giudice decidere come procedere.

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