Maglie rubate alla Rinascente, "manca prova su complicità di Marco Carta"
Lo scrive la Corte d’Appello di Milano nella sentenza in cui confermano l'assoluzione per il cantante.
Maglie rubate alla Rinascente, "manca prova su complicità di Marco Carta".
Maglie rubate alla Rinascente, "manca prova su complicità di Marco Carta"
MILANO – Nessuna “prova certa” sulla responsabilità di Marco Carta nel furto delle magliette alla Rinascente.
Lo scrivono i giudici della Corte d'Appello di Milano
Lo scrive la Corte d’Appello di Milano aderendo, così, integralmente alla motivazione dell’assoluzione già espressa in primo grado. Secondo i giudici, non sarebbero state portate prove della colpevolezza del cantante, coinvolto a maggio del 2019 nel furto di alcune magliette al negozio Rinascente in centro a Milano.
Responsabile del furto Fabiana Muscas
A sottrarre i capi di abbigliamento fu infatti, secondo i giudici, l’amica 54enne Fabiana Muscas che ha nascosto le maglie nella borsa e ha poi tentato di uscire dal punto vendita senza pagarle. Scoperta dall’addetto alla sicurezza, dopo che i dispositivi antitaccheggio avevano suonato all’uscita, le erano state trovate le sei maglie, del valore di 1.200 euro, nascoste in borsa e con i cartellini staccati, nel tentativo di privarle del dispositivo antitaccheggio.
Assolto anche in appello
I giudici hanno ritenuto Carta estraneo ai fatti, mentre per l’amica è scattato il provvedimento di messa alla prova. Nessun “previo accordo criminoso” tra i due, si legge nella sentenza che scagiona, ancora una volta, il cantante.