Martina malata di cancro non si può curare in Lombardia, il Pascale di Napoli: "Noi disponibili" VIDEO
L’Istituto nazionale dei tumori di Napoli ha raccolto l’appello lanciato da Martina Luoni, 26enne milanese che in un video sui social denuncia la difficoltà ad essere curata.
Martina malata di cancro non si può curare in Lombardia, il Pascale di Napoli: "Noi disponibili".
Martina malata di cancro non si può curare in Lombardia, il Pascale di Napoli: "Noi disponibili"
MILANO – Un video di denuncia che ha fatto il giro d’Italia, pubblicato dalla 26enne Martina Luoni che affida ai social il suo appello e la richiesta di aiuto.
L'appello di Martina sui social
“Come tante altre persone malate oncologiche sto vivendo un periodo molto difficoltoso: come se non bastasse la nostra patologia, ora dobbiamo anche combattere contro una pandemia globale che fa chiudere ambulatori e saltare visite. Ecco, con questo video vorrei riuscire a dare voce a chi come me si trova ogni giorno a combattere per la propria vita e non si può permettere di essere rimandato perché il sistema sanitario è al collasso e le attività chirurgiche non possono essere sospese”, ha scritto la giovane.
La malattia scoperta tre anni fa
Martina ha un cancro al colon con metastasi al fegato, diagnosticato tre anni fa. A dicembre 2019 dai controlli è emerso che la malattia non era scomparsa, dopo tante cure”. Martina ha dovuto ricominciare il faticoso iter. “Da marzo non ho potuto fare visite con i miei genitori, a causa dell’emergenza. Un isolamento che fa male per i malati. Un ospedale non mi ha neanche preso in cura. Ho comunque iniziato la radioterapia e dovevo iniziare anche la chemio.
Porte chiuse anche all’ospedale San Raffaele
Mi ero rivolta all’ospedale San Raffaele per fare la conservazione ovarica, ma due ore prima della visita mi hanno comunicato che gli ambulatori sono chiusi e quindi mi è stata tolta la possibilità di conservare i miei ovuli. Ho iniziato i cicli di radio e chemio e faccio i controlli. Prima mi avevano detto che non mi potevo operare, ma dagli ultimi accertamenti si è scoperto che forse c’è una possibilità. Ho fatto il pre ricovero ed esami ma pochi giorni fa mi è stato detto che l’attività chirurgica è sospesa”.
Una situazione che preoccupa anche tanti altri malati
Martina non parla solo per sé, ma anche per tutti “coloro che hanno bisogno di cure, di visite, di interventi salvavita. La situazione è grave”, e si rivolge ai ragazzi: “Quando pensate che siete giovani e tanto a voi il virus non colpisce, pensate agli altri, alle vostre famiglie che potrebbero aver bisogno di cure, anche non per il covid. Sapete quanta prevenzione è saltata a causa di questa emergenza?”. Martina ammette che non sa con chi prendersela, se con “il Governo, Fontana, non lo so neanche io. Ma capisco che anche per chi è ai piani alti prendere decisioni non sia semplice”.
La sua richiesta d'aiuto è stata accolta a Napoli
La giovane chiede massima condivisione del suo appello-denuncia: “Facciamo arrivare questo messaggio lontano grazie al potere della condivisione”, chiede Martina. La voce si è sparsa e grazie alla rete ha varcato i confini lombardi ed è arrivata a Napoli: l’Istituto per i tumori Pascale ha invitato la giovane a curarsi a Napoli. “Cara Martina, sono il direttore generale dell’Istituto nazionale dei tumori Pascale di Napoli – ha scritto sui social Attilio Bianchi –. Ho letto il tuo problema, ti offro la disponibilità del nostro istituto ad affrontarlo insieme con te”.
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