Murale su George Floyd contestato, FdI: "Un disegno da centro sociale"
Retake replica: "Un disegno per raccontare l'attualità e ricordare. Le polemiche non ci interessano, meglio rimboccarsi le maniche".
Murale su George Floyd contestato, FdI: "Un disegno da centro sociale".
Murale su George Floyd contestato, FdI: "Un disegno da centro sociale"
BUCCINASCO – Polemiche da parte dell’opposizione sulla realizzazione del murale dedicato a George Floyd, schiacciato sotto il ginocchio da un agente di polizia il 25 maggio.
Retake Buccinasco: “un muro decorato è meno soggetto al degrado”
Il disegno è stato realizzato da un’idea di Retake Buccinasco, l’associazione che “semina bellezza”, non solo ripulendo dove i vandali passano a sporcare, ma anche proponendo a giovani writers di realizzare disegni simbolici in giro per la città, perché “un muro decorato è meno soggetto al degrado”, spiega il presidente Lorenzo Ciociola che difende il soggetto realizzato dagli artisti di WeRunTheStreets, l’associazione che organizza ogni anno il festival Urban Giants, un maxi ritrovo di street art con autori da tutto il mondo.
Un disegno per raccontare l'attualità e ricordare
Anche loro, gli artisti che con bombolette e talento hanno realizzato i disegni su muro, hanno condiviso lo spirito del murale: “Simboli importanti, a prescindere dall’idea politica di ognuno di noi, fanno parte della storia che stiamo vivendo, dell’attualità. Una storia che dipingiamo per non dimenticarla”, spiega Marco Sanghi dell’associazione di artisti. Parla al plurale, di simboli, perché l’altro disegno rappresenta il cestista tragicamente scomparso Kobe Bryant. I disegni sono stati realizzati rispettivamente da Samu1 e Miky (quello su Floyd) e Prosa e Poms (quello su Kobe).
Le contestazioni arrivano dal centrodestra
Ma non a tutti è piaciuto il murale dedicato alla vittima afroamericana morta soffocata dopo essere stato bloccato dalla polizia, impedendogli di respirare (e infatti la frase simbolo della tragedia è I can’t breathe, non riesco a respirare, le ultime parole dell’uomo). Il primo a contestare il disegno è stato Manuel Imberti della Lega che lo ha definito “di dubbio gusto e realizzato a spese di tutti, con la convenzione siglata con l’associazione Retake da 5mila euro l’anno”. Fa eco Fratelli d’Italia che lo classifica come “un murale da centro sociale. È questo il modo di usare i soldi pubblici? Invece di imbrattare i muri in questo modo, pagando gente per disegnare, perché non tappano le buche o si occupano del verde? In più, il disegno contiene la rappresentazione oltraggiosa della bandiera americana: un reato”.
La replica della maggioranza
La maggioranza replica compatta, considerando “ridicole” le argomentazioni di parte delle opposizioni. E sulla questione della bandiera, il presidente dell’associazione Retake replica che “il codice penale dice altro, parla di espressioni ingiuriose. Senza contare che il flag upside down, la bandiera rovesciata, convenzionalmente sta anche a indicare un’emergenza, una richiesta di aiuto, sottolineata appunto dalla frase I can’t breathe”. Sulla questione è intervenuta anche l’assessore al Welfare Rosa Palone, che ha sottolineato come “i contestatori abbiano sollevato polemiche proprio su personalità di colore”, aggiungendo che “dovremmo ringraziare tutti il gruppo Retake per il lavoro che svolge”. Della stessa idea la presidente del consiglio comunale Martina Villa: “Grazie a chi si sporca le mani anche per coloro che si guardano bene dal farlo ma che in compenso nelle chiacchiere sono fortissimi”.
Retake: "Le polemiche non ci interessano, meglio rimboccarci le maniche"
Retake, da parte sua, non arretra di un passo: “Le polemiche non ci entusiasmano – ancora Ciociola –, preferiamo rimboccarci le maniche e fare qualcosa di concreto per la città. Abbiamo realizzato diverse opere, in collaborazione di giovani artisti, partendo dal principio che una città curata, decorata, sia meno soggetta ad atti di imbrattamento. Certo, gli incivili ci sono sempre, ma noi siamo pronti a intervenire.
Tutti i murales a Buccinasco
In città abbiamo un murale dedicato a Peppino Impastato, un altro arricchisce il mosaico di Massimo Sestagalli su Alda Merini, e sempre per mano di Berets abbiamo il ritratto dell’Arcimboldo, poi le scritte sulle panchine, quella degli orti, della musica, del centro antiviolenza. In tema lotta contro la violenza sulle donne abbiamo anche una scritta lunghissima con il numero di telefono per segnalare un’emergenza, ben visibile. Quindi un lavoro che unisce arte e valore sociale, utilità.
Il prossimo disegno per ricordare
Prossimamente sarà realizzato un disegno emozionante su un artista che ci ha lasciati da poco e che merita di essere ricordato. Ecco, il punto è proprio questo: ricordare. La morte di Floyd ha posto l’accento, con manifestazioni mondiali, su un tema che non bisogna fare l’errore di ritenere risolto. La cronaca racconta il contrario e noi vogliamo che la storia non venga dimenticata, contro ogni forma di ignoranza”.
FG
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