Orti comunali assegnati anche a disabili e disoccupati

Cambiamenti nel Regolamento: non solo pensionati, anche altre categorie fragili potranno svolgere l'attività.

Orti comunali assegnati anche a disabili e disoccupati
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Orti comunali assegnati anche a disabili e disoccupati.

Orti comunali assegnati anche a disabili e disoccupati

TREZZANO SUL NAVIGLIO – Rivoluzione nel regolamento dell’assegnazione degli orti comunali. Non solo per i pensionati, ma anche per disabili e disoccupati si apre la possibilità di coltivare l’appezzamento di terra, con i relativi benefici psicofisici e sociali.

Cambiamenti nel Regolamento

Il Consiglio comunale ha approvato alcune modifiche al Regolamento degli Orti comunali, già discusso dalla Commissione Ambiente che ha lavorato in modo congiunto, maggioranza e opposizione, per stabilire regole chiare ed eque per l’assegnazione.

Lo spiega l'assessore De Filippi

“Gli orti urbani – spiega Cristina De Filippi, assessore alle Politiche ambientali – rappresentano un’opportunità di aggregazione e di attività individuale molto utile per stimolare la vita psicosociale dei cittadini. Proprio per questo, l’assegnazione è riservata alle persone ormai escluse dalle attività lavorative, come gli anziani, che hanno bisogno di svolgere attività di svago per combattere la solitudine e prevenire altri problemi o alle persone di qualsiasi età che hanno perso il lavoro e hanno la necessità di occupare il proprio tempo con un’attività che le aiuti a sentirsi utile all’interno della società. L’assegnazione deve essere individuata come un’opportunità. Ringrazio tutti i consiglieri della Commissione Ambiente per il lavoro costruttivo svolto in sintonia e il presidente della Commissione Maurizio Coppo”.

Le modalità di assegnazione degli orti

Gli orti vengono assegnati mediante un atto di concessione dell’Amministrazione comunale ai residenti aventi diritto, previa formazione di una graduatoria che ha durata tre anni. Ogni tre anni viene rinnovata tramite bando comunale. L’assegnazione ha le seguenti modalità: 70% scelti fra pensionati over 60; 20% scelti fra persone disoccupate con età compresa tra i 25 e i 60 anni; 10% scelti tra persone con disabilità e con invalidità civile, che siano abili alla coltivazione. Saranno favoriti nella graduatoria i disabili più giovani. I Servizi sociali potranno segnalare casi particolari a cui assegnare l’orto. L’orto deve essere coltivato direttamente, per nessuna ragione si può cedere, subaffittare o trasferirlo.

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