Amministratore di condominio, i requisiti per esserlo con successo
Un servizio delicato, per cui servono competenze tecniche imprescindibili
Amministratore di condominio, quanto è importante? Molto. Per la maggioranza delle famiglie italiane l’abitazione è l’acquisto per il quale si concentrano i maggiori investimenti e le maggiori risorse finanziarie. La sua conservazione diventa pertanto un obiettivo primario che, se inquadrato nel contesto del condominio, deve essere assolto da figure professionali specializzate. Oggi l’amministratore di condominio fornisce un servizio delicato. Che valica le competenze tecniche imprescindibili (bagaglio necessario per lo svolgimento di tale attività). E richiede anche la conoscenza di molti aspetti legati alla psicologia individuale e dei gruppi. Bisogna saper instaurare una relazione con persone che sono poi fondamentali per il lavoro stesso.
Amministratore di condominio, ecco cosa serve
La casa è molto di più di un muro o di un tetto che serve a proteggersi dagli agenti atmosferici: rappresenta la personalità, il proprio gusto, la propria cultura, il gruppo di appartenenza, i propri valori e non da ultimo la crescita individuale. In questo contesto il bravo amministratore deve dimostrare equilibrio personale; capacità di relazionarsi con gli altri; di saper accettare gli altri nel contesto condominiale che sovente è rappresentato da persone diverse tra loro; saper comunicare con una terminologia chiara, appropriata e comprensibile da tutti. Il bravo amministratore deve inoltre saper trovare soluzioni e rimedi pratici in tempi rapidi per risolvere eventuali problemi, trasformandoli in risorse positive a disposizione dello stabile.
Fornire la necessaria attenzione
L’offerta di disponibilità di tempo, inoltre, è requisito fondamentale dell’azione dell’amministratore che deve sempre e ovunque concedere la necessaria attenzione a tutti gli interlocutori in assemblea. La figura dell’amministratore alla luce degli innumerevoli compiti, impegni e responsabilità a cui è chiamata dalle recenti normative, abbraccia quasi tutti gli aspetti tecnici. Certo, non gli si chiedono conoscenze approfondite in termini di calcoli strutturali negli edifici adibiti a civile abitazione, di interpretazione di sentenze della Corte di Cassazione relative alla comunione o di conoscere a memoria la legislazione fiscale. Ma deve saper interpretare e mettere in pratica correntemente tutte le normative in termini di sicurezza, di uso del bene comune e della fiscalità legata alle spese condominiali ordinarie e straordinarie. Queste ultime divengono patrimonio fondamentale per una efficace azione di gestione.
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