Croce Rossa Italiana di Opera raccoglie 300 chili di pane per i bisognosi
Ogni settimana, i volontari girano per i prestinai di Opera e raccolgono cesti di prodotti che portano porta a porta alle famiglie più bisognose.
Croce Rossa Italiana Opera raccoglie 300 chili di pane per i bisognosi.
Croce Rossa Italiana di Opera
OPERA – Il pane, le focacce, i dolci che avanzano ai panettieri della zona, non si buttano. Si portano, casa per casa, alle famiglie più povere. Ci pensano i volontari della Croce Rossa di Opera a fare tutto: ogni settimana, girano per i prestinai di Opera e raccolgono cesti di prodotti che portano porta a porta alle famiglie più bisognose, quelle che non hanno neanche il pane da mettere in tavola. E sono tante, troppe, che aspettano la visita dei volontari con la divisa rossa. Che apparecchiano con i fogli di giornale, dei volantini che trovano in casella e che utilizzano come tovaglia sul tavolo vuoto.
Un impegno premiato
Un impegno, quello dei volontari della CRI, che è stato premiato proprio per «l’iniziativa che evita lo spreco e aiuta chi è in difficoltà», dalla giuria del Premio Virtù Civica Panettone d’Oro, che ogni anno valorizza le realtà che si mettono a disposizione per sostenere i più deboli. «Abbiamo fatto bene a scommettere su questo progetto – ammettono dalla CRI di Opera – e vorremmo estendere “Pane Solidale” anche a Locate Triulzi, per incrementare i numeri già enormi: nel 2017 abbiamo raccolto 300 chili di prodotti da forno». Una realtà che va valorizzata, sostenuta e aiutata.
L'associazione Vivere Noverasco
Lo fa anche l’associazione Vivere Noverasco che da anni porta il proprio contributo con raccolte fondi, vendita di abbigliamento, tornei a carte, iniziative per donare poi il ricavato ai bisognosi. Hanno pensato anche alle famiglie più povere, a cui hanno regalato una bella tovaglia per «cercare di rendere più allegro il momento della cena», hanno detto i volontari dell’associazione che per aiutare i bisognosi hanno anche pensato di scrivere un libricino di ricette. Con il pane, ovviamente, per poterlo utilizzare, insieme ad altri ingredienti economici per preparare qualcosa di sfizioso, dall’antipasto al dolce e dare un’altra faccia all’ingrediente. «Non siamo ricchi – ammettono gli over 65 dell’associazione –, ma è giusto che chi ha di più, anche sono un euro, lo possa dare a chi ha di meno. E chi ha tempo, lo dovrebbe mettere a disposizione per gli altri. Donare. Esiste forse parola più bella?».
Francesca Grillo