Alcune regole fondamentali sul corretto uso della mascherina
L'uso di questo dispositivo è un tema dibattuto su cui regna molta confusione, facciamo chiarezza.
Alcune regole fondamentali sul corretto uso della mascherina
Alcune regole fondamentali sul corretto uso della mascherina
MILANO - Aver reso obbligatorio la protezione di bocca e naso in Lombardia ha acuito le discussioni sull'uso e i modelli più efficaci
Le mascherine
Ormai lo abbiamo capito: le mascherine “normali” non bastano a proteggerci dal coronavirus, ma fanno in modo che chi è contagiato (soprattutto inconsapevolmente) non infetti il prossimo indossandole. Ed è già tanto. Insomma, se una persona positiva al Covid-19 senza protezioni vi dovesse tossire in faccia, la vostra mascherina chirurgica potrebbe non essere una barriera sufficiente, ma se tutti indossiamo le protezioni, è possibile abbattere sensibilmente questo rischio.
I provvedimenti
E’ questa la ratio del provvedimento preso da Lombardia e Toscana – che ne hanno reso obbligatorio l’uso – ed è per questo che in entrambe le regioni pur in mancanza di una mascherina, ci si “accontenta” anche che chi esce di casa abbia almeno naso e bocca coperti da una sciarpa o un foulard.
Ti conosco mascherina? Forse no
Detto questo: sarà perché finora se ne sono viste in giro poche, ma noi italiani ancora non siamo ancora riusciti a familiarizzare con queste benedette mascherine, per molti ancora oggetto misterioso. Il vero problema è che utilizzate in maniera scorretta, queste protezioni possono diventare addirittura un boomerang. Per cui dobbiamo imparare a usarle correttamente.
Le tre regole fondamentali
Cominciamo con alcune regole fondamentali, valide per qualsiasi tipologia:
Occorre lavarsi le mani prima di indossarle (a lungo e con completezza)
Occorre non toccarle assolutamente per tutto il tempo in cui le si indossa
Occorre indossarle non più a lungo di poche ore, e passate queste ore gettarle rimuovendole sempre stando attenti a non toccarle (normalmente afferrandole solo ed esclusivamente dagli elastici auricolari), quindi lavarsi nuovamente le mani
Avete presente, insomma come si comportano i chirurghi nei film e telefilm, dove spesso vediamo addirittura un altro operatore sanitario occuparsi di togliergliele (così come dell’iconico detergere il loro sudore)? Ecco, occorrerebbe una similare attenzione.
Cosa può succedere altrimenti? Fate attenzione:
NON TOCCARE! C’è chi se la tira su e giù più volte, magari addirittura per bere o fumare, chi ne è infastidito (comprensibilmente) e se la tocca in continuazione per sistemarla, e via dicendo.
NON RIUTILIZZARE! Anziché utilizzarle per 3-4 ore al massimo come si dovrebbe, molte persone riutilizzano le mascherine più volte anche per molti giorni, perché non hanno altra scelta.
Cosa succede se non seguiamo tutti pedissequamente quelle norme? Che la mascherina rischia di diventare essa stessa un veicolo di contagio.
-> Il malato asintomatico si trova sulla faccia una mascherina zuppa di saliva, goccioline di muco e condensa respiratoria. Una mascherina infetta, con sufficiente carica virale: se la tocca potrà spargere quelle goccioline anche con le mani.
-> I sani al contrario, toccando la mascherina, possono trasferire a naso e bocca eventuali goccioline infette con cui sono venuti a contatto con le mani.
Quanti e quali tipi di mascherine ci sono
Oltre alle mascherine più diffuse (quelle chirurgiche), ce ne sono anche di altri tipi. Vediamo insieme quali:
CHIRURGICHE: proteggono gli altri dall’eventuale presenza di coronavirus ma molto limitatamente chi le indossa (c’è chi le ha definite anche “altruiste”)
FFP1 SENZA VALVOLA: hanno un’efficacia filtrante del 78%. Proteggono gli altri, ma in buona parte anche se stessi.
FFP1 CON VALVOLA: non ha funzione filtrante in fase espiratoria (potrebbero sembrare “egoiste”, in realtà sono ad uso dei medici nei loro particolari contesti).
FFP2 SENZA VALVOLA: hanno un’efficacia filtrante del 95%. Servono a proteggere se stessi e anche gli altri (queste le più “intelligenti”).
FFP2 CON VALVOLA: permettono di non infettarsi ma lasciano passare il coronavirus all’esterno se si è contagiati.
FPF3 SENZA VALVOLA: hanno un’efficacia filtrante del 99%. Servono a proteggere se stessi e anche gli altri.
FPF3 CON VALVOLA: permettono di non infettarsi ma lasciano passare il coronavirus all’esterno se si è contagiati (potrebbero sembrare “egoiste”, in realtà sono ad uso dei medici nei loro particolari contesti).
QUINDI: NON UTILIZZATE MASCHERINE CON VALVOLA (A MENO CHE NON SIATE SANITARI)
E se non possiamo cambiare la mascherina?
La mascherina chirurgica, quella più diffusa, riesce a bloccare almeno il 95% dei virus in uscita, ma non non ha una funzione filtrante in fase inspiratoria, dunque. Ma se proprio non ne abbiamo un’altra? In mancanza d’altro, l’indicazione degli esperti è di riutilizzare la mascherina, cercando di sanificarla con una soluzione disinfettante a base di alcol o cloro, facendo attenzione a non esagerare per non rovinarla.
E gli occhiali? Bisogna usarli?
Il coronavirus si trasmette attraverso naso e bocca, ma potenzialmente anche attraverso gli occhi. Il cosiddetto “droplet”, le goccioline emesse parlando, tossendo o starnutendo, possono arrivare anche agli occhi, trasmettendo il contagio. E’ per questo che i sanitari, oltre alle mascherine si proteggono anche con ampie visiere trasparenti. Quindi anche gli occhiali possono rivelarsi una misura prudenziale efficace.
Sostieni Il Giornale dei Navigli
Clicca il bottone e scegli il tuo contributo, grazie!
Perchè questa richiesta
TORNA ALLA HOME PER LE ALTRE NOTIZIE DI OGGI
RESTA AGGIORNATO SU TUTTE LE NOSTRE NOTIZIE! COME?
Segui la nostra pagina Facebook ufficiale Giornale dei Navigli: clicca “Mi piace” o “Segui” e gestisci impostazioni e notifiche in modo da non perderti più nemmeno una notizia!