Pusher beccato con droga e 21mila euro in casa: la famiglia prova a impedire l'arresto VIDEO
Lo spacciatore è stato beccato grazie a una conversazione su Telegram. Scoperto, ha provato a bruciare nella caldaia 2 chili di droga
Pusher beccato con droga e 21mila euro in casa: la famiglia prova a impedire l'arresto
Pusher beccato con droga e 21mila euro in casa: la famiglia prova a impedire l'arresto
GARBAGNATE MILANESE – I carabinieri di Garbagnate, impegnati nei controlli per verificare gli spostamenti in questi giorni di divieti, hanno notato che parecchi ragazzi, in violazione delle norme anti contagio, andavano verso Saronno, per rifornirsi di droga.
L'operazione dei carabinieri
I militari hanno seguito le tracce dei giovani e i movimenti, arrivando in un appartamento di via Monza a Saronno, dove vive un italiano, incensurato, 22enne. Durante le fasi della perquisizione, i militari hanno individuato una cantina di pertinenza dell’abitazione, al cui interno c’erano nascosti 1,7 chili di marijuana, già suddivisa in 7 buste di plastica, oltre a tre bilancini di precisione, la somma contante di 190 euro e diversi cellulari. I carabinieri hanno fatto accertamenti sul telefono del ragazzo, trovando una conversazione su Telegram: il giovane parlava con un interlocutore, commentando le difficoltà nello smercio della sostanza stupefacente, causate dalla notevole riduzione di persone in circolazione. I carabinieri sono riusciti a identificare l’interlocutore: un ragazzo di 23 anni residente a Uboldo, in via Morandi, incensurato e impiegato in un’azienda farmaceutica.
La perquisizione
È quindi scattata la perquisizione anche a casa sua, ma fuori dall’abitazione, i militari hanno trovato i genitori e il fratello del giovane che impedivano e cercavano di rallentare le operazioni, chiudendo a chiave la porta d’ingresso e tutte le finestre. Trascorso qualche minuto, i carabinieri sono riusciti finalmente ad avere accesso all’abitazione e a perquisirla. Durante le operazioni di ricerca, sono stati trovati 4,6 chili di marijuana, 50 grammi di hashish, materiale vario per il confezionamento delle dosi tra cui 2 bilancini di precisone e una macchina per il sottovuoto, diversi cellulari, un quaderno manoscritto con conteggi e cifre di denaro e la somma contante di circa 21mila euro ritenuta il guadagno dell’attività di spaccio. Ma non è tutto. I carabinieri hanno notato che nell’appartamento su più piani faceva molto caldo e che i caloriferi, nonostante la temperatura esterna mite, erano incandescenti. Hanno così deciso di controllare la caldaia.
L'arresto
I famigliari o il ragazzo, mentre impedivano ai carabinieri di entrare, avevano gettato nelle fiamme della caldaia due bustoni di cellophane con dentro altri due chili di marijuana, parzialmente recuperata dai carabinieri. Tutto il materiale illecito è stato sottoposto a sequestro e i tre famigliari del ragazzo, il padre pensionato 62enne, la madre 57enne insegnante e il fratello impiegato 27enne, tutti incensurati, sono stati denunciati in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale e favoreggiamento, mentre il ragazzo è stato arrestato e portato al carcere di Busto Arsizio per detenzione di ingente quantitativo di sostanza stupefacente.
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