"Noi farmacisti bersaglio di rabbia e frustrazione", il racconto e l'appello

Insulti e gesti di irresponsabilità. E come se non bastasse, giovedì la farmacia ha anche subito una rapina.

"Noi farmacisti bersaglio di rabbia e frustrazione", il racconto e l'appello
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"Noi farmacisti bersaglio di rabbia e frustrazione", il racconto e l'appello

TREZZANO SUL NAVIGLIO – Sono giorni intensi, impegnativi, fisicamente e mentalmente, soprattutto per le categorie che si stanno facendo in quattro per gli altri. Soccorritori sulle ambulanze, medici, infermieri, operatori e farmacisti. Sì, perché anche i farmacisti sono chiamati a raddoppiare gli sforzi, per informare prima di tutto, ma anche per “ascoltare, noi siamo sempre a disposizione”, dice Valentina Prosper dell’omonima farmacia trezzanese in via Brunelleschi.

L'appello della dottoressa Prosper

Non è un bel momento neanche per loro, i farmacisti, che spesso si trovano bersaglio di persone arrabbiate, frustrate, sicuramente per il momento di alta tensione, ma che non trovano alcun rispetto per chi sta lavorando anche per loro. È proprio la dottoressa Prosper a lanciare un appello al “rispetto”. Sono tante le persone che si lamentano, addirittura aggrediscono verbalmente, insulti, brutte parole. C’è chi, secondo i racconti delle dottoresse, entra in farmacia già pieno di rabbia, perché ha dovuto aspettare fuori il proprio turno, “senza capire che gli ingressi controllati sono importanti per la salute di tutti, per evitare il contagio”, racconta la farmacista.

Aggressioni verbali continue in questi giorni di emergenza

C’è anche chi le aggredisce verbalmente quando alla richiesta di mascherine rispondono che sono esaurite da tempo, che attendono il rifornimento ma non si sa quando sarà possibile. “Niente da fare – ancora la dottoressa – ci dicono che le nascondiamo, che le diamo solo a chi vogliamo. E poi c’è ancora tanta irresponsabilità”. Anziani che girano, si recano in farmacia per motivi banali, giovani che hanno sintomi influenzali ed escono di casa come se nulla fosse, senza protezioni, mettendo a rischio tutti.

Anche una rapina alla farmacia giovedì mattina

E come se non bastasse, giovedì mattina la farmacia ha subito una rapina. Molto simile nella dinamica a quella capitata alla farmacia del quartiere Giardino a Cesano due giorni prima: due uomini, incappucciati e con le mascherine, hanno minacciato le dottoresse con una pistola e hanno portato via l’incasso di due giorni. Due giovani, italiani. Esattamente come a Cesano Boscone. “Viviamo giorni difficili – aggiunge Prosper –. Bisogna essere uniti e ognuno deve fare la propria parte, nel rispetto di regole e del prossimo. Non c’è altro modo per uscire da questa crisi. È inutile sfogare rabbia e frustrazione nei confronti di chi sta cercando di fare il proprio lavoro, dando conforto e aiuto. Solo rispettandoci e seguendo le disposizioni potremo lasciarci alle spalle questo periodo”.

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