I dati di oggi sul contagio: 1.445 nuovi casi in Lombardia. In totale, 8.725 i positivi

Sono i dati forniti dall’assessore al Welfare Giulio Gallera nel quotidiano appuntamento di aggiornamento

I dati di oggi sul contagio: 1.445 nuovi casi in Lombardia. In totale, 8.725 i positivi
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I dati di oggi sul contagio: 1.445 nuovi casi in Lombardia. In totale, 8.725 i positivi

MILANO  - Crescono ancora i contagi in Lombardia: 8.725 i casi positivi con una crescita di 1.445 casi registrati da ieri a oggi.

I nuovi dati

Sono i dati forniti dall’assessore al Welfare Giulio Gallera nel quotidiano appuntamento di aggiornamento sull’emergenza sanitaria. “Siamo a 21 giorni di emergenza. Giorni intensi, faticosi, in cui si è presa massima consapevolezza della forte contagiosità e delle dimensioni del virus – ha detto Gallera – ma anche della capacità del nostro sistema sanitario di rispondere. Delle capacità di tutto il personale sanitario, di tutti i componenti delle unità di crisi e di coloro che studiano costantemente strategie per ampliare le capacità di risposte del sistema sanitario. Lo possiamo dire con orgoglio: non solo ci stiamo provando, ma lo stiamo facendo concretamente”.

L'impatto del nuovo decreto

Ieri è stata una giornata importante con l’arrivo del nuovo decreto, “possiamo dire che l’architrave della redazione è lombarda, sono state recepite le nostre proposte di irrigidimento delle misure per limitare i contagi e si è ritenuto rilevante estendere in tutta Italia i provvedimenti – ancora Gallera –. La Lombardia è una terra forte che sta resistendo, quello che stiamo vivendo rischia di travolgere altre regioni con sistemi sanitari non strutturati come il nostro”. E ancora sul decreto: “Alcuni elementi potevano essere migliorati, più rigorosi, noi abbiamo proposto di chiudere tutto, ci sono infatti alcune attività che potevano essere chiuse, una stretta in sintonia con le associazioni di categoria”. Gallera ha inoltre sottolineato le “continue attività di controllo delle forze dell’ordine che devono essere rigide anche all’interno delle attività, come garanzia del rispetto delle norme anti contagio”.

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L'analisi dei numeri

Passando ai numeri, i dati sono ancora crescenti ma Gallera specifica che per avere delle risposte sul trend post restrizioni dovremo aspettare la fine della prossima settimana. Solo da lunedì, infatti, c’è stata una “presa di coscienza e consapevolezza. Sono 14 i giorni di incubazione, quindi attendiamo queste due settimane per vedere i risultati dei provvedimenti”, ancora l’assessore. Si diceva 8.725 positivi con un aumento di 1.445 in tutta la Lombardia. I ricoverati sono 4.247 con una crescita di 395: leggermente inferiore rispetto a ieri, con cento casi in meno. Sono 605 i pazienti in terapia intensiva (+45 rispetto a ieri). Crescono anche i dimessi: 1085. Su questo aspetto si sta puntando tutto: cercare di non occupare per troppo tempo i letti a disposizione nelle strutture ospedaliere, altrimenti la capacità ricettiva, già messa a dura prova, rischia il collasso. Aumentano purtroppo anche i decessi: 744 decessi, 127 in più di ieri.

I casi

Bergamo si conferma la città con più pazienti contagiati: 2.136 (+321), segue Brescia con 1.598  (+247), Cremona con 1.302 (+241) e Milano con 1.146 (+220). A Lodi la crescita continua ma in modo contenuto, segno che la zona rossa e le restrizioni stanno funzionando: 1.123 casi (+88). Pavia conta 468 casi, Como 98. Si attende il bollettino ufficiale per i numeri delle altre province.

Altri numeri

Sono 29.534 i tamponi effettuati (ieri erano 25.629), 1067 sono i posti in terapia intensiva, ieri erano 947. In un giorno, lavorando anche di notte, i presidi sono riusciti a mettere a disposizione 120 posti e altri 40 sono in attesa di apertura. “Voglio sottolineare che tutto il sistema sanitario si sta mettendo a disposizione con uno sforzo incredibile, sia il mondo pubblico che privato. Nelle strutture private sono stati ricavati 292 posti di terapia intensiva e circa 700 posti in reparti come la pneumologia. Non esistono più sistemi pubblici o privati: si combatte questa battaglia tutti insieme”. Gallera ha inoltre evidenziato il grandissimo sforzo di tutto il personale sanitario. In due giorni, all’appello di reclutamento di medici e infermieri, hanno risposto 650 sanitari, “persone che si vogliono mettere a disposizione subito”, ancora Gallera. Già un centinaio sono stati selezionati e domani entreranno in servizio, “energie nuove e fresche a supporto di medici, infermieri e operatori tutti che sono esausti per il lavoro che stanno eseguendo – conclude Gallera –. Una corsa contro il tempo, un lavoro frenetico che stiamo affrontando con serietà e concretezza. Ognuno faccia la propria parte: i cittadini rimangano a casa, per evitare il contagio”.

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