Coronavirus, Lettera: per voi forti, sani e sicuri da noi fragili, vulnerabili e pericolosi

 "Voi forti e sani aiutateci, non complicate ancor di più la nostra vita".

Coronavirus, Lettera: per voi forti, sani e sicuri da noi fragili, vulnerabili e pericolosi
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Coronavirus, Lettera: per voi forti, sani e sicuri da noi fragili, vulnerabili e pericolosi.

Coronavirus, Lettera: per voi forti, sani e sicuri da noi fragili, vulnerabili e pericolosi

BUCCINASCO - Riceviamo e pubblichiamo: "Sono Carmela Mazzarelli, vivo a Buccinasco, ho 61 anni.

Mi permetto di parlare a nome di quelli  come me, le “Persone a rischio”.

Malati cronici e malati oncologici, oltre agli over 65.

Siamo i più fragili.  I vulnerabili.

Abbiamo difese immunitarie basse e in caso di contagio e malattia, siamo quelli che più facilmente finiscono nelle terapie intensive e rianimazioni.

Noi siamo i più pericolosi. Le mine vaganti.

Siamo coloro che si possono contagiare più facilmente.

Siamo, però, anche coloro che possono contagiare di più. Possiamo bloccare interi ospedali e metter in crisi l’intera società. Non solo la salute, ma anche l’economia e il ben essere collettivo.

Anche per questo è necessario e vi chiedo di occuparvi di queste categorie.

I vulnerabili possono rendere vulnerabile un intero paese…

Anche per questo vanno protetti.

Garantendo la nostra sicurezza e salute, garantite la salute collettiva. Il benessere sociale ed economico futuro.

Perché tutto ha un inizio e tutto una fine. E il Coronavirus finirà.

In questa situazione drammatica, considerando tutti i provvedimenti a livello centrale e a livello locale, sento la necessità di porre alcune riflessioni e proposte.

Servono provvedimenti che abbiano Poco Costo e Tanta Resa.

Certo, c’è la consegna farmaci e la consegna della spesa per gli ultrasessantacinquenni organizzata da associazioni, imprenditori, enti locali.

Ma non basta!

1) Cittadine e cittadini rispettino i provvedimenti emessi dal Governo. State a casa.

2) Le Istituzioni locali, il Sindaco, facciano rispettare le regole, facciano “stare a casa”. Controllino e sanzionino chi non si attiene ai provvedimenti.

3) Le Istituzioni territoriali e locali, organizzino “punti prelievo ematici” a domicilio per “i malati”. Fate in modo da non portarli in ambulatori o ospedali.

E per ultimo, il provvedimento più importante, anche se tardivo:

4) Le Istituzioni, anche locali, promuovano la distribuzione di Dispositivi di Protezione individuali.

La cosa più semplice con poca spesa e massima resa: fornite mascherine adeguate (omologate FFP2 - FFP3) ai soggetti a rischio, malati cronici, oncologici e over 65.

I soggetti più a rischio saranno meno contagiati, contageranno meno e non occuperanno le terapie intensive.

 VOI FORTI E SANI AIUTATECI, NON COMPLICATE ANCOR DI PIU’ LA NOSTRA VITA

GRAZIE, CARMELA

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