Cocaina nascosta dietro i caloriferi: quattro arresti per spaccio
E' successo in zona Bonola, nelle vicinanze di via Bolla.
Cocaina nascosta dietro i caloriferi: quattro arresti per spaccio.
Cocaina nascosta dietro i caloriferi: quattro arresti per spaccio
MILANO – Dovranno rispondere dell’accusa di spaccio di droga le quattro persone arrestate ieri dalla polizia. Si tratta di due marocchini (E.M.S., 25 anni, e N.M., 37 anni), B.I., italiano 49 anni, e D.A.M., italiana 62enne.
E' successo in zona Bonola
Gli agenti hanno sequestrato 108 grammi di cocaina in totale, 17 grammi di hashish, due bilancini di precisione, 1.510 euro e appunti relativi alla documentazione dell’attività di spaccio. Gli agenti, impegnati in un servizio di osservazione in zona Bonola, vicino a un vialetto pedonale di via Bolla, hanno notato una vettura a noleggio, guidata dall’italiano 49enne, con a bordo anche il 25enne. Fermata la macchina, si è avvicinato ai due un uomo a piedi e gli agenti hanno notato uno scambio di materiale dai finestrini.
Il tentativo di fuga e la perquisizione dell'appartamento
I poliziotti sono riusciti a fermare sia l’acquirente che gli uomini a bordo auto: alla vista degli agenti avevano tentato di scappare, ma la fuga è durata poco. I poliziotti sono poi andati a casa del 25enne, trovando dentro la proprietaria dell’appartamento, una 62enne, mentre sniffava cocaina insieme all’uomo di 37 anni, trovato in possesso di venti bustine di cellophane piene di cocaina già pronte alla vendita.
104 bustine di cocaina dietro il calorifero
Non è tutto: dietro un calorifero, gli agenti del Commissariato Bonola hanno trovato e sequestrato ulteriori 104 bustine di cocaina per un totale, quindi, di 125 bustine dal peso complessivo di 55 grammi. Sempre dietro il termosifone, ma non confezionata singolarmente, era nascosta altra cocaina in sei sacchetti di cellophane, per un peso di 53 grammi. Nella camera da letto, inoltre, i poliziotti hanno trovato anche otto pezzi di hashish (15 grammi circa). Infine, in soggiorno, gli spacciatori avevano anche due bilancini elettronici di precisione e dei fogli di agenda in cui c’erano meticolosamente annotati, per ogni singolo giorno, nominativi e importi di denaro: la contabilità dell’attività di pusher.
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