Sanità, nasce all'Ospedale San Carlo il nuovo reparto Sub Acuti
Misura per la gestione dell’iper-afflusso dei pazienti di pronto soccorso del Presidio dell’ASST Santi Paolo e Carlo.
Sanità, nasce all'Ospedale San Carlo il nuovo reparto Sub Acuti.
Sanità, nasce all'Ospedale San Carlo il nuovo reparto Sub Acuti
MILANO – Aperto il nuovo reparto Sub Acuti all’Ospedale San Carlo, Presidio dell’ASST Santi Paolo e Carlo, “una risposta concreta e preziosa alle richieste di una società come la nostra in cui l’età media si allunga sempre di più, i pazienti cronici hanno necessità di numerose cure e le condizioni di elevata fragilità si associano spesso a condizioni di vulnerabilità sociale”, dicono dall’ospedale.
Tra la fase acuta e il rientro al domicilio
Nata come misura per la gestione dell’iper-afflusso dei pazienti di pronto soccorso dei Presidi San Paolo e San Carlo per affrontare il periodo influenzale (durante le festività natalizie gli accessi di PS sono aumentati del 20%), la Struttura Sub Acuti dell’ASST Santi Paolo e Carlo rappresenta il passaggio intermedio tra la fase acuta e il rientro al domicilio, un passaggio durante il quale i pazienti vengono ulteriormente stabilizzati e possono completare il percorso clinico e diagnostico, prevenendo così anche rischi di ricadute. Una risposta preziosa, in molti casi indispensabile per le famiglie che devono sempre più spesso assistere da sole i propri cari.
Clinical Manager e Case Manager
La responsabilità del nuovo reparto è affidata a un Clinical Manager e la responsabilità gestionale-organizzativa è in capo a un coordinatore infermieristico che, tramite lo staff infermieristico e di supporto, garantisce la continuità del percorso assistenziale con particolare riferimento alla fase di dimissione. Figura di rilievo è inoltre il Case Manager, infermiere che sovraintende alla continuità della presa in carico del paziente dopo la dimissione o concorda con il medico di medicina generale/medico della struttura i tempi e le modalità di accesso e dimissione dalla struttura. Una scelta strategica dettata da un’attenta analisi dei fabbisogni territoriali: cambiamenti demografici, che hanno visto l'aumento della popolazione anziana, ed epidemiologici, aumento delle patologie croniche, presenza di pazienti anziani, complessi e poli-patologici (che spesso ricorrono ai servizi sanitari e all'ospedalizzazione), aumento di persone con "disabilità acquisite" o malattie degenerative/evolutive con condizioni di elevata "fragilità", cui si associano spesso condizioni di "vulnerabilità sociale”.
Matteo Stocco
“L’obiettivo è duplice: ridurre le degenze negli iper acuti e, contestualmente, andare incontro alle esigenze dei pazienti che richiedono tempi di degenza in genere più lunghi, con un maggior bisogno assistenziale e necessità di risposte sociosanitarie integrate. Un impegno importante per la Sanità Pubblica che vuole un’assistenza sempre più vicina ai pazienti fragili”, commenta Matteo Stocco, Direttore Generale dell’ASST Santi Paolo e Carlo.
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