Italiaonline 400 licenziamenti. La protesta ad Assago: ai soci bonus milionari, noi in ginocchio (FOTO - VIDEO)
A Milanofiori duecento lavoratori urlavano “Basta licenziamenti e trasferimenti”.
Italiaonline 400 licenziamenti. La protesta ad Assago: ai soci bonus milionari, noi in ginocchio.
Italiaonline 400 licenziamenti. La protesta ad Assago: ai soci bonus milionari, noi in ginocchio
ASSAGO – Il paradosso dell’azienda Italiaonline, con sedi in tutta Italia e il quartier generale ad Assago, a Milanofiori, è di una società per azioni quotata in borsa che chiude il bilancio dell’anno con quasi 24 milioni di euro di utili e 400 lavoratori licenziati o trasferiti. Un piano “lacrime e sangue”, lo hanno chiamato i lavoratori che hanno manifestato questa mattina davanti alla sede dell’impresa e, poi, sotto il centro congressi di Milanofiori, dove i soci si sono riuniti per la tradizionale assemblea.
La protesta dei lavoratori
Ai piani alti dell’elegante e lussuoso centro si discuteva di utili e soldi, milioni di euro. Sotto, duecento lavoratori urlavano “Basta licenziamenti e trasferimenti”. Perché questo è il piano annunciato un anno fa dall’azienda: chiudere la sede torinese della Italiaonline, dichiarare 248 persone “esuberi” e trasferire a 150 chilometri di distanza, ad Assago, altri 241 impiegati. Soprattutto donne, “perché lo sanno che per noi è più difficile lasciare la famiglia e fare le pendolari”, afferma Rosanna Moneta della Rsu Assago uilcam che ha sfilato con le altre sigle (Fistel-Cisl e Slc-Cgil) al corteo dei lavoratori. Tanti sono arrivati da Torino, partendo alle 8.30. Ci hanno tenuto a manifestare tutta la rabbia contro un provvedimento “ingiusto e scorretto.
Lavoratori e sindacati
Qui un anno fa i soci si sono spartiti un dividendo da 80 milioni di euro”, dicono gli impiegati che perderanno (o hanno già perso) il posto di lavoro. La Italiaonline, almeno sulla carta, è un’azienda leader del settore digitale. La “Google italiana” come l’hanno chiamata quando è nata, un paio di anni fa, dall’accorpamento di altri colossi come Seat Pagine Gialle, Matrix, Libero. Una storia fatta di fusioni e acquisizioni. E ghigliottine per i lavoratori. “Vogliono dividerci, ma noi rimarremo uniti – hanno urlato i sindacati che hanno tentato di ottenere risposte dai soci ma senza risultati positivi –. Noi faremo vedere, invece, che siamo più uniti di prima. Questa giornata ci è servita per dimostrare che insieme siamo forti e facciamo paura ai manager che si staccano bonus milionari e lasciano a casa i dipendenti che con il sudore gli consentono di portarsi a casa gli utili”.
La lettera della figlia di un lavoratore licenziato
Tanti anni di lavoro per molti impiegati, “ma qui siamo solo numeri, non gli importa se mettono le famiglie in ginocchio”. Lo ha sottolineato anche Rosanna Moneta leggendo una commuovente lettera spedita dalla figlia di uno dei lavoratori licenziati: “Per la prima volta ho visto negli occhi di mio padre il terrore di non farcela”, scrive la ragazza. “Ingiusto, qui si parla di un’azienda che chiude in positivo e rinuncia alla sua forza lavoro”.
Il piano aziendale
Ma nei piani dell’azienda c’è la costruzione di una “digital factory – spiega l’ad di Italiaonline Antonio Converti – dove ci saranno fino a 200 persone, riqualificando, con soldi pubblici, gradualmente il personale”. Promesse, per i lavoratori che esigono “il mantenimento dei posti di lavoro, non la costituzione di nuove realtà con altri lavoratori. Qui si parla di 400 famiglie che finiranno in mezzo a una strada, mentre i manager si godono i loro bonus milionari”.
Francesca Grillo