Insulti e minacce ai Sentinelli di Milano: "Ora basta, le cose devono cambiare"

Partirà una campagna contro il bullismo reale e virtuale.

Insulti e minacce ai Sentinelli di Milano: "Ora basta, le cose devono cambiare"
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Insulti e minacce ai Sentinelli di Milano: "Ora basta, le cose devono cambiare".

Insulti e minacce ai Sentinelli di Milano: "Ora basta, le cose devono cambiare"

MILANO – “Chiediamo alla politica di rappresentare una parte di cittadinanza che non vuole piegarsi all’odio, al rancore e all’intolleranza. A ognuno di noi spetta un pezzo di responsabilità per fare in modo che il mondo reale e quello virtuale diventino luoghi in cui non c’è spazio per omofobia, razzismo, sessismo”. I Sentinelli di Milano vogliono far sentire la propria voce, ancora più forte. Che possa diventare un tuono, una scossa di terremoto da far vibrare le coscienze. Troppe minacce, attacchi vili, insulti discriminatori e sessisti nei confronti del portavoce Luca Paladini dei Sentinelli milanesi.

L'ultima minaccia pochi giorni fa

L’ultimo post risale a pochi giorni fa, dove un utente attaccava il portavoce con biechi insulti e minacce (“Frocio pederasta, a noi non potrai mai arrivare ma noi a te sì. E stai tranquillo che prima o poi qualche dente te lo facciamo ingoiare. Guardati sempre intorno”, aveva scritto un utente che si celava dietro il nome di Marcello Ferrari su Facebook).

La campagna contro il bullismo reale e virtuale

“Non è una questione privata – comunicano i Sentinelli –: non intendiamo mettere sotto il tappeto questi comportamenti vili ma al contrario far conoscere quanto rancore e inutile cattiveria viene vomitata su chi ha fatto della laicità e dell’antifascismo il proprio stile di vita. Siamo certi che l’autorità giudiziaria identificherà gli autori delle minacce. Noi non ci stiamo”. Per questo, i Sentinelli hanno deciso di dare vita a una campagna contro il bullismo reale e virtuale e “arrivare a una legge che punisca severamente i diffusori di odio omofobi e sessisti. Questo Paese conta già numeri drammatici di ragazzi e ragazze che vinti da minacce, paure e derisioni si sono tolti la vita”. A questa campagna, i Sentinelli affiancano la richiesta a Facebook di “rivedere gli algoritmi per cui gli stalker rispettano sempre gli standard  della comunità mentre utenti come noi vengono bloccati per trenta giorni perché mostrano contenuti pubblicati su pagine fasciste e razziste”. “Il problema è grande e drammatico e va risolto. Ora”.

Francesca Grillo

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