Sopralluogo di Mammì alla Asst di Rozzano: "Situazione vergognosa" FOTO
“Un racconto che ha quasi dell’incredibile", spiega il portavoce di Regione Lombardia del Movimento 5 Stelle Gregorio Mammì.
Sopralluogo di Mammì alla Asst di Rozzano: "Situazione vergognosa".
Sopralluogo di Mammì alla Asst di Rozzano: "Situazione vergognosa"
ROZZANO – “Una situazione vergognosa e inaccettabile”.
La scandalosa situazione dopo la riforma di Regione Lombardia
Esordisce così il portavoce di Regione Lombardia del Movimento Cinque Stelle Gregorio Mammì che racconta un sopralluogo effettuato “dopo numerose segnalazioni” nella sede dell’Asst di Rozzano in via dei Glicini che “dopo la riforma e la razionalizzazione fortemente voluta da Regione Lombardia, serve anche i Comuni di Pieve Emanuele, Opera e Rozzano”, spiega. “Un racconto che ha quasi dell’incredibile: arrivato sul posto la massa di persone davanti la porta di entrata non mi ha quasi permesso di prendere il numerino. A fatica riesco a raggiungere il distributore e finalmente mi impossesso del mio numero: A64. Il monitor indica 00. Hanno appena iniziato a servire i pazienti con la lettera E (ovviamente non c’è l’indicazione della lettera sul monitor) quindi dovrò aspettare le 99 persone della E più le 64 della A”.
Il racconto prosegue:
“Nessuno dà informazioni, centinaia di anziani e disabili abbandonati a se stessi. Due sportelli aperti, con due poveri operatori che subiscono il nervosismo e la fretta delle persone, lavorando a una velocità impressionante, altro che stress-lavoro correlato. Provo a guardarne uno negli occhi, non ci riesco”. “Provo a chiedere di parlare con un responsabile – prosegue –: non c’è nessuno, né direttori, né dirigenti. Disperato vado verso l’uscita e incontro una persona con una forte disabilità, mi avvicino e gli regalo il mio prezioso numerino A64. Un gesto che nella gravità della situazione non vale nulla, ma che in quel momento era l'unica buona azione che potessi fare. Aveva più di cento persone avanti”.
Mammì chiederà spiegazioni a Gallera
E conclude: “Chi ha scelto di razionalizzare i costi, chiudere le Asl e i consultori, dovrebbe venire a vedere queste scene. Quello che ho visto è semplicemente vergognoso. Chiederò delucidazioni all'assessore Giulio Gallera e al Direttore Generale, è necessario che i servizi territoriali tornino a funzionare, per il bene di ogni persona presente oggi in quella stanza e di tutti i cittadini lombardi”.
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