Dipendente licenziato per stalking chiede reintegro a Buccinasco

Rivuole la sua scrivania e per questo si rivolge al Tribunale del lavoro per ottenere di nuovo il posto e un risarcimento.

Dipendente licenziato per stalking chiede reintegro a Buccinasco
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Dipendente licenziato per stalking chiede reintegro a Buccinasco.

Dipendente licenziato per stalking chiede reintegro a Buccinasco

BUCCINASCO – Era stato licenziato per decisione dell’Ufficio per i procedimenti disciplinari del Comune, dopo aver esaminato i fatti che risalgono al 2008, quando il dipendente comunale era stato accusato da un’altra lavoratrice, sempre del Comune, di stalking e atti persecutori. Messaggi, telefonate, continue violenze psicologiche, secondo il racconto della vittima, che l’avevano costretta a chiedere il trasferimento dal posto di lavoro. Anche perché chi la perseguitava era il suo superiore.

Reintegro e risarcimento

Ora il dipendente accusato e condannato al risarcimento in sede penale, chiede il reintegro. Rivuole la sua scrivania e per questo si rivolge al Tribunale del lavoro a cui ha inoltrato il ricorso per ottenere di nuovo il posto e un risarcimento, pari a tutte le mensilità (con contributi) che non ha incassato da fine gennaio a quando i giudici decideranno cosa fare.

La posizione del sindaco

“Prendiamo atto del ricorso, abbiamo necessariamente nominato un avvocato per seguire la pratica – commenta il sindaco Rino Pruiti –. Non possiamo, almeno per ora, entrare nel merito della vicenda: solo in sede processuale potremo valutare e decidere come agire”. Insomma, la colpevolezza in sede penale è già stata accertata. La responsabilità indiretta del Comune, messa in discussione dalla vittima, si è chiarita con un accordo e un risarcimento per la stessa. Ora la vicenda arriva al Tribunale del lavoro che dovrà decidere se reintegrare il dipendente, concedergli un indennizzo, oppure ritenere legittimo il licenziamento.

Francesca Grillo

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