Gli Ugualmente Artisti incantano Corsico con un flash mob FOTO
Un’esibizione coinvolgente, da Studio Danza e Oltre di Patrizia Cribiori, sulla piazza della chiesa a Corsico.
Gli Ugualmente Artisti incantano Corsico con un flash mob.
Gli Ugualmente Artisti incantano Corsico con un flash mob
CORSICO – Ci sono tante cose che rimangono impresse quando si assiste a uno spettacolo degli Ugualmente Artisti. C’è la musica, che spazia dalle note romantiche, malinconiche di un passo a due, a quelle rock, allegre, da musical. E sotto, ci sono le voci dei ragazzi che urlano Mamma mia, come la canzone trasmessa alla radio decine di anni prima che nascessero questi talentuosi alunni della maestra Patrizia Cribiori. Severa con tutti, dolce con tutti. Sarà per questo che la amano.
Il flash mob in via Cavour a Corsico
Quando i suoi ragazzi ballano rimangono impressi i gesti, le coreografie, i pas de bourrée delle piccole danzatrici, che ripassano le posizioni fino a pochi istanti prima di salire sul palco. Quando si sono esibiti a Corsico il palco era la piazzetta davanti alla chiesa di via Cavour che si è trasformata in un grandissimo palcoscenico dove i ragazzi si sono esibiti in un flash mob che ha paralizzato il centro pedonale della città. “Che succede?” si chiedeva la gente che passava di lì, ma i ragazzi tutti zitti, per non svelare la sorpresa. E allora incuriositi i passanti si sono fermati, con i sacchetti della spesa in mano, in un pomeriggio caldissimo.
L'esibizione di giovedì scorso
L’esibizione era coinvolgente, un po’ come tutte quelle dello Studio Danza e Oltre di Buccinasco, dove gli alunni preparano le coreografie con dedizione e passione, guidati dall’entusiasmo di Patrizia Cribiori. Ed è anche questo che rimane impresso: la voglia di danzare, di fare bene il pezzo, di chiudere la coreo senza errori. E le ballerine sono brave, si muovono in linea, tengono le posizioni, trasmettono il messaggio della musica, l’allegria. Le più grandi dietro, che guidano le più piccole nei passi, viste come esempio sul palco, e fuori. Perché le più più grandi, a un certo punto, si staccano dal gruppo e vanno a prendere per mano altri compagni, che hanno la stessa identica passione, la precisa dedizione, uguale amore per la danza.
Il sorriso in danza
Hanno solo bisogno di quella mano, che le ragazze tendono con il valore, il talento di chi riesce a mettersi a disposizione per i più deboli. Che poi, deboli proprio non sono: dietro quei corpicini, sopra quelle sedie a rotelle, dentro quegli occhi, c’è molta più forza di quella che vediamo con i nostri occhi poveri. E tutti ballano, allo stesso modo, perché non importa se c’è una sedia a rotelle, i giri si fanno lo stesso. E mamme e papà felici di vedere quelle espressioni. Sentire cantare i propri figli. Orgogliosi. Come lo è la maestra Patrizia, come lo devono essere i genitori di quelle ragazzine che vanno a scuola prima dell’ora di lezione di danza, per aiutare i compagni. Orgogliosi di avere, tutti, figli speciali che saranno adulti migliori per questo mondo. Ci sono molte cose che rimangono impresse quando si assiste a uno spettacolo degli Ugualmente Artisti. Una, invece, rimane scolpita: il sorriso, la felicità di chi vuole essere in quel posto, in quel preciso momento, a fare quello che ama fare. E noi spettatori ad ammirare la semplicità della conquista della felicità più pura.
Francesca Grillo
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