Via Roma presa d'assalto dai ragazzini incivili, l'appello: "Genitori, insegnate il rispetto" FOTO
L'esasperazione dei commercianti di via Roma al civico 35.
Via Roma presa d'assalto dai ragazzini incivili, l'appello: "Genitori, insegnate il rispetto".
Via Roma presa d'assalto dai ragazzini incivili, l'appello: "Genitori, insegnate il rispetto"
ASSAGO – Ogni giorno la stessa storia. I commercianti di via Roma, al civico 35, devono sopportare vandalismi di ogni tipo. Dalle scritte sui muri, con bestemmie, insulti, e firme di un poco convincente ma grande espressione di ignoranza “Movimento neo nazzista”, con due zeta, ai rifiuti lasciati in ogni angolo.
L'esasperazione dei negozianti
I negozianti devono tirare su la saracinesca ogni giorno tra cartacce, filtri di sigarette, vetri e lattine, abbandonate dai ragazzi che passano sotto i portici della struttura, lasciando il segno. Un segno di degrado e inciviltà, che i commercianti non riescono proprio a fermare. “Se ci permettiamo di riprenderli, dicendo loro di usare il cestino, ci insultano e ci troviamo le scritte il giorno dopo sulle vetrine dei nostri negozi”, alzano le spalle i commercianti, ormai esasperati da un atteggiamento costante. Avevano anche provato a ripulire, a loro spese, ma il giorno dopo le pareti della struttura si erano riempite ancora di scritte.
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La maleducazione dei ragazzini
Si tratta di ragazzini, under 16 per lo più, che hanno poca familiarità con il concetto di educazione e rispetto. Ed è proprio a mamme e papà che i negozianti lanciano un appello: “Ci rivolgiamo a voi genitori. Sono i vostri figli a fare questo e non si limitano solo a sporcare: insulti, bestemmie, anche davanti ai più piccoli. La situazione è insostenibile”, anche perché “invece di chiedere scusa quando vengono rimproverati, rispondono a tono e ci lasciano insulti sui muri”.
L'appello ai genitori: intervenite
Ogni giorno i commercianti puliscono e ripuliscono, “abbiamo anche messo cestini e cartelli invitando questi ragazzi a utilizzarli – raccontano –. Risposta: immondizia per terra, ancora di più, e altri insulti sotto i cartelli, dicendoci “pulite, merde”. Fatichiamo a credere che i genitori non si rendano conto di quello che combinano i propri figli fuori casa”. I negozianti sono disperati, anche perché ogni giorno devono presentarsi almeno un’ora prima al lavoro per ripulire quello che i ragazzi hanno combinato il giorno prima, tra cartacce, rifiuti e pipì, perché fanno anche quello agli angoli dei negozi. “Iniziate a fare i genitori e prendetevi cura dei vostri figli”, chiedono esasperati i negozianti che si preparano ad agire attarverso le forze dell’ordine. Anche se l’appello lo vogliono fare a mamme e papà, chiedendo di vigilare in modo più attento i propri ragazzi e di insegnare loro cosa significa rispettare gli altri.
FG
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