Elezioni Comunali, Vittorio Ciocca candidato sindaco: "Per una comunità più consapevole"
Si presenta un altro candidato in vista delle Elezioni Comunali
Elezioni Comunali, Vittorio Ciocca candidato sindaco: "Per una comunità più consapevole".
Elezioni Comunali, Vittorio Ciocca candidato sindaco: "Per una comunità più consapevole"
TREZZANO SUL NAVIGLIO – Si presenta un altro candidato in vista delle Elezioni Comunali: Vittorio Ciocca che intende rivolgersi “soprattutto all’elettorato più difficile”.
Il profilo
“Dopo tre lustri passati a dirigere, prima il Primo Circolo di Trezzano sul Naviglio e poi l’Istituto Comprensivo “Roberto Franceschi”, ho pensato di poter mettere a disposizione il mio entusiasmo, la mia esperienza di consigliere comunale svolta per nove anni nel mio comune di residenza e la mia conoscenza del territorio e delle problematiche della comunità trezzanese e offrire un’alternativa credibile per l’Amministrazione comunale. Quello del dirigente scolastico è un ruolo delicato e complesso che ho sempre cercato di realizzare con consapevolezza e senso di responsabilità che mi sono indubbiamente derivati anche dalla mia precedente esperienza in qualità di maestro elementare, a stretto contatto con le famiglie, con i giovanissimi e con le loro problematiche e peculiarità.
L'impegno
La convinzione di poter assumere il ruolo di candidato sindaco si è formata nel contesto variegato di persone, non necessariamente con trascorsi di militanza politica, ma con un forte interesse alla cosa pubblica, che mi hanno spronato a costruire una proposta alternativa all’attuale situazione amministrativa. Già all’inizio del mio percorso questo neonato gruppo di persone altrettanto motivate e disponibili, incontrandosi periodicamente e con scadenze regolari, hanno dato vita alle due proposte che mettiamo in campo: le liste civiche “Il Ponte” e “Trezzano solidale”. Entrambe si ispirano ai Principi Costituzionali e ai valori della dignità del lavoro, del diritto alla casa, alla sanità e ad una scuola pubblica di qualità. Delle due, la seconda è più caratterizzata politicamente ed ha già raggiunto l’obiettivo di ricongiungere in una sola proposta tutta la sinistra variegata ancora in campo.
La proposta
A chi ci rivolgiamo? Ovviamente a tutti i cittadini di Trezzano, ma in particolare vorremmo intercettare proprio l’elettorato più “difficile”, quello ormai disamorato dalla politica; coloro i quali, sbagliando, pensano di non interessarsi più al bene comune. Dobbiamo riuscire ad offrire loro un’altra possibilità per realizzare una comunità consapevole dei propri bisogni ma anche delle proprie potenzialità di riscatto civile. Non possiamo accontentarci della normale amministrazione ma dobbiamo creare, attraverso un cambiamento culturale, un nuovo patto tra amministratori ed amministrati capace di far rinascere Trezzano e farla diventare più partecipata, trasparente e sicura. In questo ragionamento non si può prescindere dai giovani che costituiscono il futuro e che spesso sono “usati” a fini elettorali, per poi essere puntualmente rimessi nel dimenticatoio. Per fare questo, ci siamo detti, occorre modificare le modalità dell’azione politico-amministrativa che non può prescindere dalla scelta di alcune priorità e che deve darsi un’etica secondo la quale le parole debbono avere un significato univoco e “contare” per le persone, cioè risolvere loro problemi quotidiani concreti.
Il programma
Secondo noi occorre partire dalla difesa di quello che è rimasto dello stato sociale: in concreto per Trezzano vorrebbe dire riportare sul nostro territorio il Centro diurno anziani e gli ambulatori chiusi in via Boito, dare un concreto sostegno alle fasce deboli della popolazione, grande attenzione per progetti rivolti alle famiglie delle persone con disabilità, sostenere la proposta delle istituzioni scolastiche per una scuola pubblica di qualità e per una particolare attenzione al senso di appartenenza alla comunità che significa rispetto per le persone, le cose, l’ambiente Un’altra priorità è, senza dubbio, la questione ambientale, che per Trezzano significa affrontare il problema della viabilità e dell’inquinamento con proposte fattibili ma soprattutto promuovendo e realizzando un modello culturale che metta al centro e che incentivi un cambiamento degli stili di vita. Non ultimo l’argomento sicurezza che va declinato a 360°: dai controlli sulle aree produttive per la tutela della salute e dell’incolumità pubbliche, ad un utilizzo efficace della video-sorveglianza, alla sinergia con le Forze dell’ordine in un’ottica di prevenzione, fino alla copertura sollecita delle buche stradali e alla rimozione di tutto ciò che può costituire pericolo per l’incolumità delle persone”.
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