I vantaggi del pellet e come scegliere quello giusto
Se fatto esclusivamente con la polpa del legno è di buona qualità
I vantaggi del pellet quali sono? Come scegliere quello giusto? Si tratta di un combustibile ricavato dalla segatura essiccata e poi compressa in forma di piccoli cilindri con un diametro di alcuni millimetri, tipicamente 6-8 mm. Il pellet può essere considerato un combustibile di ultima generazione e la sua utilità deriva dal fatto che viene utilizzato in stufe ad alimentazione automatica totalmente programmabili. Inoltre, il livello di automazione dell’intero impianto di riscaldamento può in certi casi equiparare quello del gas metano, rendendo quasi nullo il bisogno dell’intervento umano per la movimentazione del combustibile.
I vantaggi del pellet
Chi utilizza il pellet e vuole avere la certezza che sia di buona qualità deve verificare che questo sia fatto esclusivamente con la polpa del legno. Spesso infatti viene utilizzata anche la corteccia, ma questo fa in modo che il livello qualitativo del pellet si abbassi. E’ poi di fondamentale importanza che il legno utilizzato sia «vergine», ossia non trattato chimicamente.
Stabilire quale siano le caratteristiche di un pellet di qualità non è facile. Può accadere, per esempio, che un prodotto di qualità bruci ottimamente in una certa stufa e peggio in un altro modello, tanto da fare pensare che che la qualità del pellet sia relativa. Ma non è così. Il concetto di «qualità» deve essere unico e deve avere un riscontro oggettivo, in modo tale che un pellet di qualità si possa riconoscere ancor prima di vederlo bruciare.
La normativa sul pellet è ancora carente
Ci sono due leggi molto conosciute che parlano di qualità. Sono la DIN tedesca e la O-NORM austriaca, non cogenti in Italia ma diventate ormai un buon riferimento anche per i consumatori del nostro paese. Queste normative portano alla suddivisione del pellet in categorie in base ad alcuni parametri di qualità. Il potere calorifico: ovviamente il suo valore assoluto è direttamente proporzionale alla qualità del pellet. Ma attenzione alle unità di misura infatti alcuni lo esprimono in Kcal, altri in Kwh e altri ancora in MJ. In questo contesto va tenuto presente che il fattore di conversione è 1kwh=860 Kcal.
Informazioni utili
Inoltre è importante sapere che il massimo potere calorifico ricavabile dal legno è di circa 4.700 Kcal e che l’umidità non deve essere superiore all’8%. L’acqua presente nel pellet consuma una parte del potere calorifico sviluppato in combustione per passare dallo stato liquido a quello aeriforme. Pertanto tanto più l’umidità è bassa tanto meno sprechi si avranno in fase di combustione. Il residuo in ceneri: deve essere inferiore all’1%, in quanto un eccesso porta alla formazione di croste nelle stufe.
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