Svincolo killer, la richiesta di intervento arriva in Regione
Dal 2013 si sono registrati 60 incidenti, una trentina di scontri frontali con 47 feriti e 18 patenti ritirate.
Svincolo killer, la richiesta di intervento arriva in Regione.
Svincolo killer, la richiesta di intervento arriva in Regione
TREZZANO SUL NAVIGLIO – Basta incidenti allo svincolo. Nel dibattito e nella protesta che ha sollevato il Comitato di cittadini per chiedere un intervento urgente sullo svincolo killer della Vecchia Vigevanese (in corrispondenza dell’uscita Corsico-Gaggiano della tangenziale) si inserisce anche il consigliere regionale dei Cinque Stelle Nicola Di Marco: “Da tempo è nota la pericolosità dell'uscita della Tangenziale Ovest in corrispondenza di Trezzano sul Naviglio, numerose volte teatro di incidenti, anche molto gravi.
"L'incrocio è ormai inadatto al traffico attuale"
Nell’iter di approvazione del bilancio di Regione per il 2019, verrà discusso anche un mio ordine del giorno che chiede stanziamenti per la messa in sicurezza del tratto”. Secondo il consigliere, “l'incrocio è ormai inadatto al traffico attuale, e risultano compromesse la sicurezza della circolazione e la fluidità del traffico.
60 incidenti, 30 frontali
I dati della polizia locale di Trezzano sul Naviglio sullo svincolo ci dicono che dal 2013 a oggi si sono registrati 60 incidenti, una trentina di scontri frontali con 47 feriti e 18 patenti ritirate. Nonostante tutti gli Enti competenti riguardo l'intervento (Città metropolitana di Milano e Milano Serravalle/Milano Tangenziali spa) abbiano riconosciuto la gravità della situazione, a oggi non è ancora stato previsto un progetto concreto per la risoluzione del problema e manca lo stanziamento delle risorse necessarie. È ora di passare dalle parole ai fatti”. Il consigliere sottolinea quello che il Comitato porta avanti ormai da mesi, con raccolte firme, invio di lettere agli enti competenti e, in ultimo, una protesta di qualche giorno fa proprio allo svincolo. “In questa situazione – prosegue Di Marco – molti cittadini, pur di evitare il pericoloso incrocio, utilizzano l'uscita successiva della tangenziale con conseguenze su traffico e inquinamento.
Una rotatoria sperimentale
Negli ultimi anni ci sono anche state diverse iniziative della cittadinanza per chiedere la messa in sicurezza dell’incrocio, suggerendo fra l’altro la sperimentazione di una rotatoria munita di barriere modello new jersey”. Ed ecco la presentazione di un ordine del giorno in cui “chiediamo che finalmente anche Regione si mobiliti, tramite uno stanziamento di fondi da destinare al co-finanziamento del progetto, e intervenga presso gli Enti competenti al fine di mettere in sicurezza l’incrocio, con la creazione di una rotatoria sperimentale, venendo incontro alle giuste richieste e legittime esigenze della cittadinanza”.
Francesca Grillo
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