Addio Bernardo Bertolucci, maestro del cinema italiano

Il regista è scomparso a 77 anni dopo una lunga malattia che lo ha affaticato negli ultimi anni.

Addio Bernardo Bertolucci, maestro del cinema italiano

Addio Bernardo Bertolucci, maestro del cinema italiano.

Addio Bernardo Bertolucci, maestro del cinema italiano

Si è spento a Roma il maestro del cinema italiano Bernardo Bertolucci. Il regista è scomparso a 77 anni dopo una lunga malattia che lo ha affaticato negli ultimi anni. Lo chiamavano il “regista della trasgressione” per capolavori come Ultimo tango a Parigi, con protagonista Marlon Brando: una pellicola che al tempo, era il 1972, aveva suscitato scalpore per le scene ritenute scandalose.

Nato nel cinema

Vissuto in una famiglia di produttori cinematrografici e sceneggiatori, Bertolucci è cresciuto respirando l’aria del cinema. Un mondo che ha deciso di seguire fin da piccolo, realizzando cortometraggi a partire dalla metà degli anni Cinquanta. Lascia la facoltà di Lettere Moderne alla Sapienza di Roma proprio per dedicarsi alla sua più grande passione, coltivata con cura e voglia di rompere gli schemi. Inizia a frequentare un altro gigante del cinema italiano, Pier Paolo Pasolini, quando si trasferisce di fianco a casa sua.

Insieme ai giganti del cinema nostrano

Diventa il suo assistente regista in Accattone e nel 1968 si confronta con Sergio Leone e Dario Argento: insieme mettono mano alla sceneggiatura di C’era una volta il West. È il 1970 quando dirige il suo primo film accolto positivamente dalla critica che lo proietta nel panorama dei grandi registi: Il conformista, tratto dal libro di Alberto Moravia, con la sua musa Stefania Sandrelli.

Novecento e gli altri successi

Nel 1976 arriva il monumentale Novecento (diviso in due parti) con un cast di eccezione. Un’inclinazione per il kolossal che seguirà ne L’ultimo imperatore che porta a casa nove Oscar (a lui va la miglior regia) e numerosi riconoscimenti. Voglia di panorami e atmosfere spirituali anche per il Piccolo Buddha, uscito nelle sale nel 1993. Il ritorno all’erotismo dell’Ultimo tango a Parigi si rivede prima ne L’assedio (1998) e poi in The Dreamers – I sognatori, uscito nel 2003, dove mette insieme sensualità, voglia di ribellione giovanile e libertà e accurate citazioni cinematografiche. In ultimo, nel 2012, gira Io e te, trasposizione cinematografica del libro di Niccolò Ammaniti.

Numerosi i premi in carriera

Nel corso della sua lunga carriera, il regista ha diretto 17 film, è comparso come attore in quattro pellicole e ha ricevuto l’Oscar per migliore regia e per miglior sceneggiatura non originale per L’ultimo imperatore, due nomination all’Oscar (Il conformista e Ultimo tango a Parigi), due Golden Globe, due Nastri d’argento, tre David di Donatello, il Leone d’oro alla Carriera e la Palma d’oro onoraria al Festival di Cannes. Parlando della sua arte, Bertolucci ne riconosceva l’importanza, l’amore, la passione per un mestiere che chiamava “semplicemente vita. Filmare è vivere, e vivere è filmare. È semplice, nello spazio di un secondo guardare un oggetto, un volto, e riuscire a vederlo ventiquattro volte. Il trucco è tutto qui”.

FG

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