Violenza sulle donne, a Buccinasco una rassegna per parlarne
Il Comune anche quest’anno ha organizzato una rassegna sul tema.
Violenza sulle donne, a Buccinasco una rassegna per parlarne.
Violenza sulle donne, a Buccinasco una rassegna per parlarne
BUCCINASCO - "L'uomo violento è colpevole e responsabile della sua violenza, ma la violenza sulle donne riguarda tutti gli uomini, gli uomini onesti non possono stare a guardare inermi. Le donne devono avere il diritto di sentirsi libere ed essere libere, in grado di decidere della propria vita".
Una città sensibile al tema
Che Buccinasco fosse sensibile al tema della lotta alla violenza sulle donne si sapeva da tempo. La panchina rossa nel parco Spina Azzurra, simbolo della lotta, è stato un segnale importante della direzione da prendere. In più, sono tante le iniziative che programma il Comune e anche quest’anno ha organizzato una rassegna, già partita con uno spettacolo teatrale.
La rassegna
Un calendario di iniziative che prosegue venerdì 23 novembre alle 21 con “Libere, disobbedienti, innamorate – In between”, un film che ha come protagoniste tre giovani donne palestinesi a Tel Aviv (a cura di Pino Nuccio, associazione Gli Adulti). Chiude il calendario in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, il 25 novembre, Messinscena Teatro che allestisce il toccante spettacolo “Ti amo da morire”, per scoprire “dove nasce quell'autorizzazione a passare il "limite" che l'uomo si concede nei confronti della donna”, raccontano dal Comune.
Domenica con Messinscena
Appuntamento per domenica, alle 17, sempre all’auditorium Fagnana dove si tengono tutti gli eventi. "Non si muore per il troppo amore – commenta l'assessore Grazia Campese alle Pari opportunità –, si muore per la violenza e l'incapacità di amare e di accettare la libertà e i diritti delle donne. La vera sfida da vincere, donne e uomini insieme, è quella educativa e culturale, è necessario educare i bambini e le bambine alla parità di genere e anche quest'anno la nostra Amministrazione finanzia le scuole con il progetto 'Crescere x bene', percorso di sensibilizzazione contro ogni tipo di discriminazione, abuso e violenza".
1600 orfani
La consigliera comunale delegata alle Pari opportunità aggiunge un dato importante, che fa riflettere: “Nel nostro Paese – racconta Valeria Bombino – negli ultimi 14 anni 1.600 bambini sono rimasti orfani a causa del femminicidio della madre. Anche i figli sono vittime di femminicidio, quando non vengono uccisi anche loro devono fare i conti con una madre uccisa e un papà in carcere o suicida. Perdono entrambi i genitori. È uno dei traumi più complessi che un minore possa subire”.
FG
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