Asilo Anna Frank di Trezzano, tagliato il nastro. I bambini: "Importante non dimenticare"
Il sindaco Fabio Bottero ha ringraziato tutti per la partecipazione a un evento importante che ha radunato davvero tutti.
Asilo Anna Frank di Trezzano, tagliato il nastro. I bambini: "Importante non dimenticare"
Asilo Anna Frank di Trezzano, tagliato il nastro. I bambini: "Importante non dimenticare"
TREZZANO SUL NAVIGLIO – Il nome l’hanno scelto i ragazzi. Anzi, l’hanno addirittura proposto loro, perché nell’elenco di quelli suggeriti dall’Amministrazione c’erano altri nomi, altrettanto importanti da celebrare e da ricordare, ma i piccoli alunni di quarta, quinta elementare e prima media, hanno segnato sulla lavagna Anna Frank.
Le parole dei "giovani amministratori locali"
“Io avevo proposto Anita Garibaldi, perché mio nonno mi aveva raccontato la storia, però poi abbiamo deciso tutti per Anna Frank”, commenta il piccolo sindaco di Trezzano, Eleonora Giorgia Malerba, eletta primo cittadino nel consiglio comunale dei ragazzi. Con lei c’era l’assessore Alberto Galmarini. Insieme, in rappresentanza dei giovani di Trezzano, hanno voluto spiegare l’importanza di “intitolare un posto dove crescono i bambini a un’altra bambina che ha vissuto bruttissime vicende che non vogliamo dimenticare”, ha detto Eleonora che dall’alto dei suoi 11 anni ha lasciato tutti a bocca aperta con il suo intervento.
"Quelle buche nelle strade... Ma siamo felici di abitare qui"
Vuole fare la pittrice, da grande, ma anche la politica le andrebbe bene. E se deve pensare a qualcosa che non va a Trezzano, risponde: “le strade: ci sono un po’ di buche. Però noi bambini siamo felici di abitare qui”. E l’assessore Sandra Volpe sorride. Sorride anche Fabio Bottero, il sindaco, che ha ringraziato tutti per la partecipazione a un evento “importante che ha radunato davvero tutti. Grazie alla polizia locale, all’associazione nazionale carabinieri della sezione Salvatore Nuvoletta, alla protezione civile di Trezzano e Cusago e a Mercedes Mas Solè che ha decorato le pareti del nido”.
"Chi è felice renderà felice gli altri..."
La brava artista ha scritto una frase della piccola vittima del nazismo. “Chi è felice renderà felice gli altri. Chi ha coraggio e fiducia non dovrà mai sprofondare nella miseria”. “Ci piace questa frase, perché è un po’ il simbolo del coraggio di questa bambina”, ha aggiunto Eleonora che sfoggiava la fascia tricolore. Accanto a lei, i responsabili della Comunità Ebraica di Milano e la violinista Alessandra Sonia Romano che ha suonato il violino della Shoah, custodito nelle stanze per la musica del Museo civico di Cremona. Lo strumento è un simbolo suggestivo: apparteneva alla giovane Eva Levi, deportata da Tradate a Birkenau, partendo dal binario 21 della Stazione Centrale di Milano con famiglia e amici. Il fratello riuscì a sopravvivere allo sterminio e tornò in Italia con quel violino.
La valorizzazione dei nidi
In via Malibran al 2, nel nuovo asilo comunale, c’era anche il vice sindaco di Città metropolitana Arianna Censi, che ha sottolineato un aspetto virtuoso: come Trezzano sia riuscita a valorizzare i propri nidi, mantenendone la valenza comunale, e, in più, dimostrando la capacità di assumere nuove educatrici, in totale controtendenza con la privatizzazione e i ricollocamenti delle impiegate.
Francesca Grillo