Traffico di rifiuti illecito, il ruolo della Corsico Rottami - VIDEO
Tra le carte degli inquirenti anche la ex Cartaria Morandi di Cesano Boscone
Traffico di rifiuti illecito, il ruolo della Corsico Rottami - VIDEO
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CORSICO – I rifiuti, plastica, carta, macerie e altro materiale, lo stipavano all’interno della Corsico Rottami, in via Borsini al 10. Ma lì dentro di rifiuti potevano starcene molti meno delle oltre 5mila tonnellate che gli inquirenti hanno trovato. Un guadagno di centinaia di migliaia di euro per stoccare rifiuti illegalmente.
L'attività investigativa
L’indagine è stata condotta dai carabinieri della Forestale dei gruppi di Milano e Pavia e dalla Compagnia dei carabinieri di Stradella, sempre a Pavia, partita dall’incendio del capannone di Corteolona nella notte del 3 gennaio scorso. Una sinergia che ha coinvolto anche la Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, in collaborazione con la Procura della Repubblica del Tribunale pavese.
L'esito delle indagini
Nella rete degli inquirenti sono finiti il trasportatore, che organizzava i movimenti illeciti dei rifiuti nel capannone pavese, i titolari degli impianti dove venivano stoccati i materiali e gli esecutori materiali dell’incendio di gennaio. Sei i responsabili (5 italiani e uno straniero) a cui è arrivata stamattina l’ordinanza di custodia cautelare. Tra questi, Alessandro Del Gaizo (agli arresti domiciliari), amministratore unico della Corsico Rottami, dove i rifiuti venivano lasciati prima di essere trasferiti nel capannone pavese.
Le perquisizioni
I militari hanno perquisito anche altri impianti di trattamento dei rifiuti (nelle province di Milano, Monza e Como) e hanno sequestrato due automezzi usati per lo spostamento dei materiali di scarto. A insospettire gli inquirenti, i movimenti continui di camion che sono stati monitorati, accertando così il traffico illegale. Chi ha seguito le indagini parla di “disinvoltura” con la quale gli indagati agivano, tanto da scambiarsi messaggi su WhatsApp con parole neanche troppo in codice: “torta appena ritirata in cui si era abbondato al centro con il liquore”, mandato da chi ha appiccato il fuoco al capannone al mandante del rogo, acceso per nascondere le tracce dell’illecito traffico.
Le attività illecite
La società di Del Gaizo si occupava di gestire e trasportare i rifiuti (anche attraverso una seconda società, Corsico Trasporti) che provenivano dalla ex Cartaria Morandi di Cesano Boscone (via Magellano, dichiarata fallita nel 2013) che produceva non solo scarti di imballi, carta da macero, ma anche plastica schiacciata da giocattoli. Poi, venivano caricati sui furgoni, con carte false per eventuali controlli durante il tragitto che venivano poi distrutte una volta arrivati alla destinazione pavese. La Corsico Rottami, quindi, riceveva rifiuti ben oltre la quantità che gli era consentita per legge (sette volte in più) e si è dimostrata compiacente nella gestione illecita dei rifiuti provenienti da ditte come la ex Cartaria Morandi di Cesano.
I fermati
Tra gli arrestati, anche Santino Pettinato (di Como), titolare della ditta di smaltimento Ecogroup di Nova Milanese, Luca Liloni (bresciano), titolare della 3L Trasporti, Riccardo Minerba (originario di Lecce ma residente a Lecco), al vertice dell’organizzazione, Vincenzo Divino (di Reggio Calabria ma residente nel pavese) e Stefan Miere (romeno residente anche lui nel pavese), questi ultimi responsabili del rogo appiccato al capannone pavese.
FG