l'annuncio

Officina abusiva scoperta in via Tiepolo: operazione della Polizia Locale di Cesano

Blitz della polizia locale: sequestrate attrezzature e sanzionato il titolare

Officina abusiva scoperta in via Tiepolo: operazione della Polizia Locale di Cesano

Blitz in via Tiepolo e smantellamento di un’officina meccanica abusiva: la polizia locale di Cesano Boscone ha individuato e sequestrato un’attività completamente sconosciuta al fisco e priva di autorizzazioni, operante all’interno di un capannone formalmente destinato alla vendita di ricambi auto. L’intervento ha portato a sanzioni amministrative, al sequestro delle attrezzature e all’identificazione di un operaio irregolare.

Officina abusiva a Cesano Boscone

CESANO BOSCONE – Un’officina meccanica “fantasma”, non registrata e priva di qualunque titolo abilitativo, è stata scoperta e posta sotto sequestro dagli agenti della polizia locale di Cesano Boscone. L’operazione è scattata in via Tiepolo al termine di un’attività investigativa mirata, condotta attraverso appostamenti e verifiche sul territorio, che ha consentito di portare alla luce un’attività completamente abusiva.

Le parole dell’assessora alla Sicurezza Pulice

“Mi complimento con il comandante Armando Clemente e con i suoi agenti per la professionalità dimostrata anche in questo intervento – dichiara l’assessora alla sicurezza del territorio e alla legalità Maria Pulice – perché individuare attività così ben mimetizzate nel tessuto industriale richiede competenza e una dedizione costante nel monitoraggio del territorio”.

L’officina era stata allestita all’interno di un capannone che, dall’esterno, appariva come una normale rivendita di parti di ricambio per autoveicoli. Proprio questa copertura rendeva difficile un’immediata individuazione dell’attività irregolare. Tuttavia, alcune anomalie non sono sfuggite agli agenti: la presenza continuativa di numerose automobili parcheggiate all’esterno, molte delle quali parzialmente smontate o in evidente stato di abbandono, ha fatto scattare ulteriori controlli.

Le attrezzature sequestrate

All’interno dell’immobile, la polizia locale ha accertato l’esistenza di un’officina meccanica abusiva pienamente operativa. Tra il materiale sequestrato figurano una parete attrezzata con utensili professionali, un ponte mobile idraulico, scaffalature e tavoli da lavoro colmi di bulloneria, lubrificanti e filtri, oltre a cric idraulici e armadi contenenti numerosi strumenti elettrici, come trapani e avvitatori.

Le sanzioni e l’operaio irregolare

Al titolare dell’attività, un uomo residente a Pioltello, è stata contestata l’attività abusiva di autoriparazione in assenza di iscrizione al registro delle imprese. La sanzione amministrativa prevista va da un minimo di 5.164 a un massimo di 15.493 euro. Durante il controllo è stato identificato anche un altro uomo, di origine peruviana, risultato privo di regolare permesso di soggiorno: dopo l’identificazione, gli è stato notificato un foglio di via.

L’intervento del sindaco Pozza

“L’operazione di polizia evidenzia l’importanza fondamentale dell’ascolto continuo della nostra comunità – afferma il sindaco Marco Pozza – e si deve sapere che ogni segnalazione verrà sempre esaminata con particolare attenzione. Sul territorio di Cesano Boscone, l’illegalità, in qualunque forma si presenti, non può avere spazio”.

Tutti gli atti e le attrezzature poste sotto sequestro sono stati trasmessi alla Camera di Commercio, autorità competente che procederà con la confisca definitiva del materiale utilizzato per l’attività abusiva.

La posizione della società e del proprietario dell’immobile

Dalle verifiche effettuate dal Comando di polizia locale è emerso che l’immobile è di proprietà di un soggetto residente a Corsico, che ha regolarmente affittato il capannone a una società a responsabilità limitata. La srl risulta iscritta alla Camera di Commercio e ha sede amministrativa e operativa in via Tiepolo, ma con un codice ATECO riferito esclusivamente al commercio al dettaglio di parti e accessori di autoveicoli.

Al momento, non è stato possibile dimostrare che il proprietario dell’immobile fosse a conoscenza dell’utilizzo improprio dei locali da parte dei gestori dell’officina abusiva. Per questo motivo, non è stato adottato alcun provvedimento a suo carico.