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Impegno e lavoro di squadra per il benessere dei figli: il Comitato Genitori Rita Levi Montalcini si racconta

Ramona Denno e Matteo Carbonera ci parlano dell'impegno per partecipare e dirigere un Comitato Genitori di istituti di indirizzo primario e secondario a Buccinasco

Impegno e lavoro di squadra per il benessere dei figli: il Comitato Genitori Rita Levi Montalcini si racconta

Il Comitato Genitori Rita Levi Montalcini si racconta

BUCCINASCO – Il Comitato Genitori, con le fatiche ma anche con molte soddisfazioni, le numerose gioie, per il benessere dei propri figli e per fare comunità. Ce ne parlano per il Comitato Genitori Asso.geni Montalcini di Buccinasco Ramona Denno e Matteo Carbonera.

L’intervista

Che tipo di impegno richiede partecipare e anche dirigere un Comitato Genitori di istituti di indirizzo primario e secondario a Buccinasco?

Parliamo di un impegno costante ma fortunatamente svolto in squadra. All’interno di questo collettivo ogni singolo ricopre un ruolo importante che si intensifica certamente durante l’organizzazione di importanti eventi ma che deve esserci ogni giorno per diverse esigenze che quotidianamente nascono dai bambini, genitori e anche dall’Istituto stesso.

Quali sono le principali attività organizzate durante l’anno scolastico?

Durante l’anno scolastico ci occupiamo di diverse attività, volte comunque tutte al benessere dei nostri figli e della struttura in cui passano la loro maggior parte del tempo: la scuola. Da parecchi anni nel nostro istituto viene organizzato l’evento TeamCup, un weekend sportivo per i ragazzi delle medie e delle quinte della scuola primaria. Per i bambini di terza, quarta e quinta della scuola primaria negli ultimi anni abbiamo pensato di organizzare un evento speciale, Nasinsù, dedicato all’osservazione del cielo in associazione con il Circolo Astrofili di Trezzano S/N e apprezzatissimo da tutti i bambini. Durante tutto l’anno ci occupiamo di fornire il merchandising del nostro Istituto a chi ne facesse richiesta, dai bambini, ai genitori e anche agli insegnanti. Nell’anno appena terminato, per il primo anno, per le classi della scuola dell’Infanzia e le prime della primaria abbiamo aiutato il Comune di Buccinasco ad organizzare la
Minimarcia. Facciamo anche una serie di raccolte fondi tramite l’organizzazione di diverse attività per finanziare diverse esigenze sia dell’Istituto (creazione delle Biblioteche nei plessi che ne erano sprovvisti) che delle famiglie che ci richiedono un aiuto finanziario (sostegno finanziario per le gite scolastiche).

Lo sport nella scuola è un veicolo educativo sia per gli studenti ed anche per le famiglie che lo seguono?

Lo sport in tutte le sue sfaccettature, sia individuale che di squadra, è sicuramente educativo. Lo si evince non solo per la disciplina stessa che insegna ma per le regole alle quali il bambino/ragazzo deve imparare a sottostare, prima comprendendole e poi rispettandole. A queste iniziative partecipano sicuramente con entusiasmo i ragazzi ma anche le loro famiglie, aiutando a creare sempre un bel clima.

Nella festa dello sport 2025 abbiamo provato a coinvolgere i due plessi scolastici con una Minimarcia per piccoli da 3 a 6 anni: cosa ha funzionato e cosa potremmo migliorare nella prossima occasione?

Questa nuova esperienza che ci è stata proposta è stata una bellissima occasione di collaborazione tra Associazioni genitori e Comune ed è stata organizzata bene, ha tutto funzionato e, consapevoli che ogni esperienza possa essere anche formativa, suggeriamo per il prossimo anno l’estensione alle classi seconde della scuola primaria, richiedendo sicuramente una partecipazione maggiore da parte dei genitori per la sicurezza durante il percorso.

L’inclusione può essere un indirizzo ed un obiettivo sociale, di sviluppo della collettività e di educazione nella vita scolastica e nella pratica sportiva?

L’inclusione non solo può, ma soprattutto deve essere un obiettivo sociale. Farlo comprendere già all’interno delle scuole, ingaggiando i bambini già nei primi anni in cui entrano a fare parte di una comunità, è il modo migliore per insegnare veramente cosa significa inclusione. I bambini sono fantastici sotto questo punto di vista!

Come Comitato Genitori siete più indirizzati a migliorare le attività istituzionali che sviluppate oppure a progettarne o proporne di nuove?

Entrambe le cose: innanzitutto non smettiamo mai di cercare di migliorare quello che anche organizziamo da anni (inserimento per esempio di nuovi sport durante la TeamCup) ma dall’altra cerchiamo nuovi stimoli e lavoriamo per creare nuove opportunità per i nostri figli (Nasinsù). Ovviamente la creazione di nuovi progetti presuppone anche la richiesta di aiuto per un coinvolgimento maggiore rivolto a tutti i genitori.

Pensate sia possibile trovare, Minimarcia a parte, una manifestazione da fare in comune con l’altro plesso scolastico e con le scuole parificate presenti a Buccinasco? Come organizzare una discussione per provocare una fattibilità?

Sarebbe bello poter essere parte di eventi organizzati dal Comune e rivolti ai bambini e ragazzi (come lo è per la Minimarcia) e sicuramente una riunione con alcuni membri delle varie associazioni/scuole sarebbe un’occasione di confronto in primis per capire a quale fascia rivolgersi e quale attività proporre.

Intervista a cura di Massimo Biadigo