La petizione per “dire no a piazza Silvio Berlusconi a Trezzano sul Naviglio”, avviata da alcuni cittadini e condivisa dalle opposizioni del Consiglio Comunale evidenziava “i valori discutibili , i processi e la condanna, le amicizie controverse. Un personaggio che non merita la dedica di una piazza nella nostra città” e aveva raccolto quasi 600 firme.
Petizione contro “Piazza Silvio Berlusconi”, il sindaco non accoglie la richiesta dei firmatari
TREZZANO SUL NAVIGLIO – “Dopo un’attenta valutazione dei contenuti esposti e delle richieste formulate, comunico che l’Amministrazione non ritiene possibile accoglierle. Le motivazioni di tale decisione riguardano la necessità di mantenere coerenza con gli indirizzi programmatici già approvati e le decisioni prese dall’organo competente in tema di toponomastica”.
Così il sindaco Giuseppe Morandi ha risposto alla raccolta firme avviata dai cittadini, sostenuti dall’opposizione, contro la decisione di intitolare una piazza a Trezzano a Silvio Berlusconi.
“Ringrazio per la presentazione della vostra petizione – ha scritto il primo cittadino –. Il confronto rappresenta un contributo prezioso alla vita democratica della nostra comunità. Rinnovo il ringraziamento per il vostro impegno civico e resto a disposizione”.
La replica dei promotori: “porta in faccia ai quasi 600 cittadini firmatari”
Per i promotori, “niente da fare – commentano –. Dopo oltre un mese di sforzi, impegno e passione sono bastati un paio di giorni al nostro sindaco per sbattere la porta in faccia ai quasi 600 cittadini firmatari della petizione popolare contro la decisione della Giunta di intitolare una piazza di Trezzano al defunto e pregiudicato Silvio Berlusconi”.
“Questo sindaco – evidenzia uno dei promotori della petizione –, questa Giunta, che dovrebbero rappresentare e ascoltare i cittadini, tutti i cittadini, non solo i propri elettori, risultano assolutamente sordi a qualsiasi richiesta. E non si richiede disponibilità a cambiare idea, ma quantomeno ad ascolto e confronto. Grazie ancora a tutte le persone che, insieme a me – ha espresso sui social Gianmaria Ciocca –, hanno creduto si potesse crescere, tutti insieme, come comunità”.