in carcere

Dopo mesi di violenze e minacce tenta di dare fuoco alla moglie: arrestato 46enne

La donna era perseguitata e controllata con un Gps: nell’ultimo episodio l’uomo le ha gettato liquido infiammabile in faccia

Dopo mesi di violenze e minacce tenta di dare fuoco alla moglie: arrestato 46enne

Ha atteso la moglie fuori dal luogo di lavoro, l’ha immobilizzata fuori dalla sua auto urlandole in faccia: “Li vuoi vedere i bambini stasera?”. Poi, spingendola e prendendola a schiaffi, le ha gettato del  liquido infiammabile sul viso e sugli occhi nel tentativo di darle fuoco.

Tenta di bruciare la moglie: arrestato 46enne dopo mesi di violenze

SEREGNO – Un uomo di 46 anni, di origini romene e residente a Limbiate, è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate, dopo aver tentato di dare fuoco alla moglie al termine di una lunga serie di aggressioni e minacce. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Gip di Milano, Luca Milani, su richiesta della pm Alessia Menegazzo.

L’ha aspettata fuori dal lavoro

Come riporta Prima Monza, l’episodio più grave si è verificato nei giorni scorsi a Seregno, dove l’uomo si è appostato nei pressi del luogo di lavoro della moglie. Quando la donna è uscita, l’ha sorpresa vicino alla sua auto, immobilizzandola e urlandole contro: “Li vuoi vedere i bambini stasera?”.
Poi, dopo averla colpita con schiaffi e spintoni, le ha gettato in faccia e negli occhi del liquido infiammabile, nel tentativo di darle fuoco. Fortunatamente la donna è riuscita a sottrarsi all’aggressione, riportando comunque lesioni.

Anni di violenze e minacce

Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri di Limbiate, che hanno eseguito l’arresto, il 46enne – spesso in stato di alterazione da alcol – aveva già in passato insultato, minacciato e picchiato la moglie, anche davanti ai figli minorenni.
La donna, dopo mesi di soprusi, aveva denunciato il marito e chiesto la separazione. Un giudice aveva disposto un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare, che l’uomo aveva più volte violato.

Le prove e la confessione

Dopo l’ultima aggressione, l’uomo si è presentato spontaneamente in caserma, consegnando ai militari un accendino, due bottigliette contenenti un liquido trasparente – probabilmente benzina – e la scatola di un dispositivo Gps utilizzato per controllare gli spostamenti della moglie.

L’episodio è stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza della zona, le cui immagini sono state acquisite dagli investigatori dell’Arma.