All’indomani degli scontri che hanno trasformato la zona della Stazione Centrale in un campo di battaglia, arrivano i primi provvedimenti giudiziari per i manifestanti pro-Gaza. Dalle indagini della Digos sono emersi i nomi di otto persone inizialmente fermate, tra cui cinque sono state arrestate.
Convalidati gli arresti per i disordini pro-Gaza
MILANO – Come racconta il Corriere, in totale sono tre gli adulti arrestati: due ragazze, di 21 e 22 anni, che farebbero parte dell’area dei centri sociali. Sono accusate di resistenza aggravata. Per loro è prevista oggi l’udienza per direttissima al Tribunale di Milano; un uomo di 37 anni, accusato di resistenza aggravata e lesioni, con l’aggravante di aver commesso il reato contro un rappresentante delle forze dell’ordine, come previsto dal “decreto sicurezza”. Il PM Elio Ramondini ha chiesto la convalida dell’arresto e una misura cautelare al GIP. Al momento l’uomo rimane in carcere in attesa dell’udienza.
Anche due minorenni
A parte i tre adulti, sono stati arrestati anche due minorenni, un ragazzo e una ragazza, entrambi di 17 anni, per i quali procede la Procura dei Minori. Inoltre, sono stati denunciati altri due manifestanti, un 24enne e un 15enne. Un ottavo attivista, un 27enne, è stato identificato e rilasciato.
Le indagini e le prossime tappe
Le accuse di danneggiamenti aggravati, pur facendo parte dell’inchiesta generale, non sono state ancora formalizzate. Per poterle contestare, la Procura dovrà analizzare i filmati degli scontri per attribuire a ogni manifestante le precise responsabilità sui danni causati. La visione dei video sarà cruciale anche per identificare gli altri partecipanti alla “guerriglia urbana”, che si stima fossero diverse centinaia.
Sicurezza rafforzata
Fuori dal Palazzo di Giustizia, la sicurezza è stata rafforzata con la presenza di camionette delle forze dell’ordine in vista delle udienze. L’inchiesta è coordinata dalla Procura diretta da Marcello Viola.