individuato e denunciato

Scippa un anziano malato di Alzheimer: 15enne individuato grazie alle telecamere

Nel tentativo di inseguire il ragazzo l’uomo è caduto a terra ma è stato fortunatamente soccorso da alcuni cittadini presenti sul posto

Scippa un anziano malato di Alzheimer: 15enne individuato grazie alle telecamere

Un episodio che ha destato preoccupazione nella comunità locale ma che conferma al tempo stesso l’importanza della videosorveglianza per contrastare episodi di violenza e criminalità è accaduto alla fermata del tram 15 a Rozzano.

Scippa un anziano malato di Alzheimer: 15enne denunciato dalla Polizia Locale

ROZZANO – Un grave episodio di cronaca si è verificato nei giorni scorsi ad una fermata del tram 15 dove un anziano di 83 anni, affetto da Alzheimer è stato vittima di uno scippo. A colpirlo è stato un ragazzo di 15 anni, di origine sudamericana, poi individuato e denunciato dalla Polizia Locale.

Il fatto alla fermata del tram 15

Il fatto è avvenuto in pieno giorno, davanti a numerosi passanti. Il giovane, approfittando della condizione di fragilità dell’uomo, gli ha strappato con violenza il borsello, facendolo cadere a terra. Nonostante la confusione, l’anziano ha tentato di rincorrere il ladro, ma si è subito accasciato, soccorso prontamente da alcuni cittadini che hanno assistito alla scena e che hanno allertato i soccorsi.

Individuato grazie al sistema di videosorveglianza

Fondamentale si è rivelato l’intervento della Polizia Locale, che grazie all’analisi delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza comunale ha potuto risalire in breve tempo all’identità del responsabile. Il ragazzo è stato denunciato a piede libero e il borsello è stato restituito alla vittima.

Le accuse a carico del minorenne

Gli investigatori hanno ricostruito l’accaduto nel giro di poche ore, raccogliendo prove e testimonianze decisive. Il quindicenne dovrà ora rispondere dell’accusa di furto con strappo pluriaggravato: un reato aggravato non solo dalla condizione di minorata difesa della vittima, ma anche da quanto previsto dalla Legge 104 per i reati commessi a danno di persone con disabilità o fragilità certificate.